ENNA. La stagione degli incendi è entrata nel vivo in tutta la provincia: sono andati in fumo già più di 400 ettari di terreni e boschi da luglio ad oggi.
Una delle poche note positive di questo primo scorcio di estate è rappresentato dalla città di Enna, dove l'incubo degli ultimi anni, grazie anche all'ottimo lavoro di prevenzione impostato in Prefettura all'inizio dell'estate dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica - che sta dando effetti anche nel resto della provincia, perché il numero di incendi è ampiamente sotto la media degli altri anni - non si è ripetuto: salve, dunque, sinora, le pendici e le campagne di Pergusa, letteralmente devastate negli ultimi anni dalle gesta degli incendiari.
Una notizia che di certo farà fare gli scongiuri agli esperti dei servizi antincendio, ma sinora i piromani, che anche ieri hanno dato il peggio di sé nella zona nord della provincia, hanno lasciato in pace il capoluogo.
Gli ultimi due incendi importanti sono avvenuti a Troina. Lunedì sono andati in fumo 50 ettari di terreni incolti, roverella, uliveti, cipressi e macchia mediterranea in contrada Sotto Badia, a ridosso della statale 575 verso Paternò (provincia di Catania).
È evidente che si è trattato di un incendio doloso: la mano dell'uomo si intravede chiaramente dai numerosi punti di innesco del fuoco. Poi le fiamme sono progredite in salita, considerato che la zona ha una pendenza del 60 per cento. Sul posto una veicolare del distaccamento forestale di Troina e una di Enna, diretti dai commissari superiori Pasquale Salanitri e Giuseppe Di Luca, un modulo della protezione civile, i vigili del fuoco di Nicosia e i volontari di Troina, squadre del servizio antincendio boschivo di Troina e Nicosia, un canadair, che ha effettuato 14 lanci, e un elicottero Sierra 2, intervenuto a sua volta con ben 48 lanci d'acqua. L'intervento per domare le fiamme, estenuante, è andato avanti dalle tre del pomeriggio sino a mezzanotte.
E ieri mattina ancora a Troina sono andati in fumo altri 10 ettari di sterpaglie e terreni incolti in contrada Liso. L'incendio più grosso sinora resta quello sviluppatosi a ridosso di Piazza Armerina, alcuni giorni fa, dove sono andati in fumo circa 150 ettari di bosco e altri 150 di terreni incolti e eucalipti, in contrada Scalise, nella zona dalla città dei mosaici porta verso Mazzarino. Anche qui i nuclei antincendio sono stati costretti a un intervento straordinario durato ore. Altra zona battuta dalle fiamme è quella di Gagliano Castelferrato, dove sono avvenuti almeno due incendi, per un totale di 20 ettari di terreni bruciati, nelle contrade Piano Puleio e Campo Grasso. Un altro rogo imponente si è sviluppato tre giorni fa tra Villarosa e Villapriolo, precisamente in contrada Monte Giuffa, dove sono andati in fumo 20 ettari.
Domenica, infine, almeno sette ettari di terreni privati sono stati quasi inceneriti anche in contrada Galati a Barrafranca.