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«Brogli» a Giarre: le schede in procura

GIARRE. Un piano preordinato. Studiato a tavolino sin nei minimi dettagli per tentare di invalidare l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, per mettere sotto scacco la maggioranza e l'appoggio esterno, manifestato con dichiarazione preventiva di voto dai due consiglieri della civica «Città viva». Nuovi elementi emergerebbero dall’inchiesta del Giornale di Sicilia sullo scandalo delle «schede false», presumibilmente provenienti dai banchi dell'opposizione, saltate clamorosamente fuori in occasione dell'elezione del nuovo presidente, per invalidarla e giungere a soluzioni compromissorie. Una questione questa che potrebbe avere risvolti penali, visto che è stato deciso di inviare le schede fasulle alla magistratura. I nuovi elementi potrebbero saltare fuori clamorosamente nel corso della prossima riunione del Consiglio comunale, convocato con carattere d'urgenza, per oggi alle ore 18 dal neo presidente Francesco Longo. All'ordine del giorno, l'elezione dei componenti della commissione elettorale comunale e la composizione delle commissioni permanenti. In realtà, la riunione è particolarmente attesa perché nel corso della seduta, con la costituzione dei gruppi consiliari, sui quali circolano già i nomi dei vari capogruppo, potrebbero giungere clamorose rivelazioni su dietrologie relative ai «brogli», registratesi nel corso dell'interruzione imposta dal presidente pro tempore consigliere anziano, Tania Spitaleri, per chiarire se la votazione effettuata, nonostante tutto potesse essere considerata valida o meno. Le novità potrebbero riguardare altre tipologie di schede presentate per «appianare» lo scandalo. In particolare, sembra che qualche consigliere di opposizione, durante la sospensione, abbia presentato una «scheda cumulativa» con regolare timbro e intestazione ufficiale del Comune, da votare apponendo una «X» sul nome del prescelto.

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