BIANCAVILLA. “Di fronte a tragedie come queste non ci sono parole. Il silenzio è più eloquente. Soltanto la parola di Dio, la fede e la consapevolezza dei limiti della nostra vita possono dare sostegno alla famiglia ed alleviare il dolore”. Sono le parole pronunciate a Biancavilla, in provincia di Catania, dal prevosto don Pino Salerno durante i funerali, celebrati in una basilica gremita, di Giulia Grasso, la studentessa 22enne di Napoli, la cui famiglia è originaria della provincia di Catania, morta a Mykonos, in Grecia, strangolata dal foulard che si è impigliato nelle ruote di un quad sul quale viaggiava.
La salma della giovane era arrivata ieri mattina nell'aeroporto di Catania ed stata subito trasferita in paese, dove il sindaco, Pippo Glorioso, ha proclamato per oggi il lutto cittadino. Alle esequie, off limits per le telecamere per volere della famiglia, hanno preso parte i genitori, Lino Grasso e Giuseppina Pastanella e la figlia maggiore Ilaria.
Al termine della funzione Giulia stata ricordata dai cugini e dagli amici venuti da Napoli, tra i quali Alessandra Pistacchio, che era alla guida del quad. “Ciao cucciola - ha detto prima di scoppiare in lacrime - mi mancherà la tua risata”.
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