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Bianco-Castiglione, patto in bilico Negoziato non stop al Comune di Catania

CATANIA. La trattativa prosegue, a oltranza o quasi. Pur di salvare il "patto Bianco-Castiglione" sulle presidenze del Consiglio comunale. Maggioranza e opposizione discutono (a fatica) per riuscire a quadrare i conti sulle commissioni, ma non si schiodano dalle posizioni di partenza: il centrosinistra offre tre "poltrone", il centrodestra ribatte ricordando "che il sindaco ne aveva assicurate quattro al coordinatore regionale pidielle Giuseppe Castiglione".
Ieri mattina, quindi, per la seconda volta in questa settimana Francesca Raciti - prima "donna timoniere" dell'Aula di Palazzo degli Elefanti, eletta con il significativo apporto di Pdl, Grande Catania Mpa e Tutti per Catania - è stata costretta a chiudere la conferenza dei capigruppo con un nulla di fatto, rinviando di quarantott'ore la riunione. Per tutta la serata, poi, si sono susseguiti incontri informali, frenetici. Uno spiraglio c'è. Lo dimostra il fatto che i tre capigruppo di minoranza, Manlio e Alessandro Messina assieme a Mario Chisari, hanno rinunciato a diffondere un comunicato " di rottura ": la nota è rimasta in un cassetto, ma potrebbe essere tirata fuori oggi se dovesse naufragare ogni ipotesi di accordo.
Sempre quelli, i "numeri". Otto presidenze di maggioranza e quattro alla minoranza. Anzi, no. Nove a tre. Questa seconda ipotesi, però, non sta bene al centrodestra. A meno che non cambiasse l'offerta. Non due commissioni-chiave, Bilancio e Tributi e una minore ("Pace"), ma tutte di peso: "In questo caso, potremmo pure accettare - commenta Manlio Messina - perchè noi chiediamo un segnale di reale apertura, un'indicazione chiara di considerazione e rispetto per l'opposizione. Se l'intesa dovesse includere pure Partecipate o Servizi sociali, si può fare. Però, non ne hanno mai parlato". Il leader consiliare del Pdl, inoltre, mette in guardia da possibili veti di maggioranza sui nomi da votare. Martedì, il capogruppo "Articolista" Carmelo Nicotra aveva affermato: "Su chi andrà a guidare le commissioni, in particolar modo il Bilancio, noi diremo la nostra". Il collega pidielle replica: "Su questo punto, non si discute neppure! Se la scelta è nostra, la maggioranza non può certo pensare di interferire". Tra i "papabili", gli autonomisti Andrea Barresi e Maurizio Mirenda così come l'ex consigliere provinciale Salvo Tomarchio (Pdl). Il Megafono, invece, potrebbe puntare su Ersilia Saverino e Rosario Gelsomino, Articolo 4 su Ludovico Balsamo e sul "nuovo arrivato" Nuccio Lombardo, il Pd su Lanfranco Zappalà. Almeno tre incarichi andranno al gruppo di maggioranza relativa "Con Bianco per Catania" che punta, fra gli altri, su Carmelo Sofia e Maria Ausilia Mastrandrea.

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