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Spese folli al teatro Bellini, la denuncia di Crocetta

CATANIA. Zuppiere e vassoi in ceramica, orecchini di corallo e in perle, gemelli e collane: tutto acquistato tre anni fa in una gioielleria di un noto gruppo in via Etnea a Catania, dal teatro Bellini. A rivelare le ''spese folli'' dell'ente, i cui ultimi due bilanci sono finiti nel mirino della Regione che ha già chiesto chiarimenti, è il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta.

Gli acquisti in gioielleria sono segnati in uno scontrino emesso dal negozio nel 2009, che ha ricevuto il pagamento con un bonifico. Ma le spese non finiscono qui, ci sarebbero conti per ristoranti, caffè e social club. ''Sono stati fatti dei regali? a chi? Vogliamo saperlo, ma davvero in Sicilia dobbiamo avere gestioni di questo tipo? - si chiede il governatore - I teatri devono funzionare come qualsiasi ente pubblico, devono avere i bilanci a posto, una gestione limpida e adottare politiche di spending review in un periodo di crisi come quello che stiasmo vivendo''. Le spese del Teatro sono al vaglio della Ragioneria generale, che ha mosso i primi rilievi.

Da alcuni giorni il Teatro catanese è al centro delle polemiche. Il personale rivendica il pagamento degli stipendi, ma il governatore chiarisce che il problema non è legato ai mancati contributi da parte della Regione. ''Abbiamo già dato al Teatro 300 mila euro, altri 200 mila li trasferiremo con le variazioni al bilancio - dice Crocetta - Ma è chiaro che la Regione non può assegnare risorse a chi non ha i bilanci inregola. I bilanci vanno messi a posto''. E intanto, la giunta ha deliberato la nomina  di un commissario, Alessandra Diliberto.

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