CATANIA. Se Atene piange, Sparta non ride. Mentre Palermo balza tristemente agli onori della cronaca a causa dei cumuli di spazzatura che ormai da mesi ne occupano le strade, le periferie di Catania patiscono un disagio quasi altrettanto grave.
Il territorio della Quinta Municipalità, che comprende tutta la zona che va da viale Mario Rapisardi a Monte Po, è certamente tra i più colpiti. «L'area di Via Curia, tra corso Indipendenza e viale Mario Rapisardi, è costantemente minacciata dalla nascita di microdiscariche - racconta Orazio Serrano, presidente della municipalità - e la colpa è anche dei cittadini, che si rifiutano di collaborare alla risoluzione del problema rifiuti. In passato abbiamo chiesto all'amministrazione comunale di disporre alcune telecamere di sorveglianza nella zona per scoraggiare il fenomeno, ma non abbiamo ottenuto risposta».
«Le discariche sono sorte anche a Monte Po, dove le "sciare" sono numerose: nella zona interna del quartiere, ad esempio in via Monte Po ed in via Luigi Cremona - continua Serrano - si sono formate una serie di discariche ricche di materiali inquinanti e pericolosi, come ad esempio l'Eternit».
La situazione assume anche dei tratti paradossali dato che «si ha l'impressione che i cittadini, rassicurati dalla costante ma insufficiente rimozione dei rifiuti da parte delle ditte appaltatrici - sottolinea Serrano - si sentano ancor più autorizzati a disseminare rifiuti ovunque». Nella Sesta circoscrizione - che raggruppa i quartieri di Librino, San Giorgio, Villaggio Sant'Agata, Zia Lisa e San Giuseppe La Rena - la situazione è pressoché identica. Lorenzo Leone, presidente della municipalità, parla di «territorio a rischio, che esige interventi immediati da parte dell'amministrazione centrale». Anche qui i cittadini sembrano insensibili alla questione rifiuti, che ha più volte rischiato di sfuggire di mano.
«Abbiamo avviato un censimento delle discariche abusive - dice Leone - che sono concentrate su viale Moncada e viale San Giorgio. Sono già partite le prime segnalazioni al Comune, che dovrà intervenire al più presto».
L'area ospita anche il campo rom abusivo di via Madonna del Divino Amore, nel quale molte persone vivono in una situazione di degrado e scarsa igiene a causa dei rifiuti ammassati attorno all'accampamento. Ma non è tutto. Quel che è peggio è che «a causa dell'assenza di telecamere e dei pochi controlli, sono anche i non residenti a venire qui a scaricare i loro rifiuti, aggravando una situazione già di per sé compromessa».
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