CATANIA. L'ombra dell'ecomafia sull’incendio che ha distrutto la scorsa notte due mezzi meccanici della GV Servizi Ambientali a Santa Maria di Licodia, danneggiandone seriamente altri due automezzi. La Gv Servizi Ambientali dal 16 luglio scorso gestisce per conto dell'amministrazione comunale licodiese il servizio di raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti.
Il megafalò è scoppiato poco dopo mezzanotte, dopo che ignoti hanno cosparso di benzina gli autocampattatori parcheggiati all'interno di un area privata, in via Gino Bartali, in linea d’area a distanza di pochi metri dalla stele che ricorda il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Le fiamme hanno distrutto un autocompattatore e un mini autocompattatore; hanno danneggiato altri automezzi, uno di piccolo dimensione ed un auto compattatore di media grandezza. Sul posto per spegnere il fuoco i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno lavorato per oltre due ore prima di domare il rogo. Il loro tempestivo intervento ha permesso di mettere al sicurezza altri 5 veicoli posteggiati nella stessa area di sosta.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando Stazione e i militari del Nucleo operativo e radiombile della Compagnia di Paternò per avviare le indagini.
Durante l'incendio la città licodiese è stata svegliata da tre forti esplosioni che hanno interessato i serbatoi dei mezzi coinvolti nel megarogo.
Ieri, i carabinieri hanno effettuato un accurato sopralluogo, per capire da dove gli attentatori sono entrati e stabilirne le tecniche di intervento.
Ispezionando il recinto, i militari dell’Arma hanno trovato un varco nella rete metallica, proprio nella zona a ridosso dei veicoli incendiati.
Che l'incendio sia di origine dolosa non sembano esserci dubbi. Non è la prima volta che un veicolo del servizio dei raccolta rifiuti urbani viene preso di mira. Nel mese di aprile la stessa sorte toccata ai veicoli di via Gino Bartali è toccata ad un autocompattatore della Caruter, che si occupava in precedenza del servizio ecologico a Santa Maria di Licodia.
Il sindaco Totò Mastroianni: "Quest'atto così meschino lascia sgomenti. Non è la prima volta che vengono danneggiati dei mezzi utilizzati per questo servizio nella nostra cittadina. Bisogna tenere alta la guardia affinché episodi simili non abbiano a ripetersi. I titolari dell'impresa sostengono di non aver ricevuto intimidazioni. Ci affidiamo al lavoro dei carabinieri per fare chiarezza su una situazione preoccupante".