CATANIA. Se don Pino Puglisi fosse vivo oggi sarebbe accanto agli ultimi, specie se bambini, tra i migranti sbarcati in questi mesi tra Catania e Siracusa. Per questa ragione domenica prossima i bambini dell'Orchestra infantile «Falcone Borsellino», creata dalla fondazione “La città invisibile”, andranno a suonare per e con i ragazzini immigrati provenienti dalla Siria e dall'Egitto ospitati nel centro di prima accoglienza «Papa Francesco» di Priolo Gargallo (Siracusa) durante una manifestazione, con inizio alle 18, dal titolo «Don Puglisi ‚ vivo». Scopo dell'iniziativa - che sarà preceduta, il 14 settembre alle 18.30, da una Messa celebrata da don Ezio Coco nella parrocchia del quartiere San Cristoforo di Catania - è «portare l'esempio del sacerdote ucciso dalla mafia »in un ambito di accoglienza e multiculturalità, senza retorica e soprattutto con uno scambio fatto di musica e interamente condotto dai bambini. «I componenti dell'orchestra giovanile inoltre chiederanno che si presti aiuto ai loro coetanei ospitati nel centro di accoglienza che stanno vivendo il duplice dramma di essere orfani e di non avere certezze sul futuro che li attende.
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