GIARRE. Costretta all’accattonaggio dal compagno-sfruttatore, davanti la chiesa di Gesù lavoratore a Giarre, una ventinquenne ha deciso di ribellarsi, alle continue botte rifugiandosi nella canonica. Alla fine la giovane donna non ha formalizzato le accuse e per il venticinquenne - come conferma il comando Compagnia dell’Arma - è scattata una semplice ammonizione e una segnalazione alla Questura.
Mercoledì scorso, però, Chiara aveva trovato la forza di reagire forse con il proposito di smetterla definitivamente con le costrizioni alle quali l'uomo la sottoponeva quotidianamente e per questo aveva chiesto aiuto al parroco, Nino Russo, che aveva investito della questione i carabinieri. Gli investigatori dell’Arma, ritenendo valide le argomentazioni della giovane donna hanno teso un tranello al compagno-sfruttatore. I militari dell’Arma si sono mescolati tra i fedeli, sorprendendo il convivente della giovane donna, mentre urlava e inveiva contro la ragazza, che alla sua vista era scomparsa.