CATANIA. «I conti del Comune, peggio di quel che sembra. Non sappiamo neppure quant’è grande il buco. Adesso, è prioritaria quell’operazione-verità sul bilancio che Enzo Bianco sta, in effetti, conducendo. Poi, se le cose stanno come si dice, meglio procedere subito alla dichiarazione di dissesto».
Già pronto alla quattro giorni di «Megaforum», in programma da giovedì a domenica in città, Giuseppe Caudo ”osa” pronunciare parole — come «dissesto» — che altri si limitano a bisbigliare nei corridoi di Palazzo degli Elefanti. Il leader etneo del Megafono punta il dito «sugli anni degli sperperi fatti dalle amministrazioni di centrodestra che hanno devastato le casse cittadine» e sollecita il sindaco a completare l’accertamento delle condizioni finanziarie dell’ente. L’attività di Giunta, intanto, procede: «Bianco con i suoi assessori sta facendo un buon lavoro». Presto liquidate — «sciacallaggio» — le critiche di Pdl, Tutti per Catania e Grande Catania-Mpa sull’abbattimento del Ponte Gioeni. Giuseppe Caudo spiega: «L’opposizione non ha offerto un’idea, una soluzione alternativa, sulla questione. S’è limitata a dire che non bisognava procedere nei lavori. Consolidare quella struttura, però, avrebbe comportato costi per 2 miliardi e mezzo, oltre a sei mesi di chiusura totale della circonvallazione. Quando, poi, quel Ponte sarebbe crollato, ci saremmo posti il problema delle responsabilità...». Il coordinatore provinciale dei «crocettiani» prosegue: «Così come l’amministrazione cittadina s’è mossa presto e bene per l’abbattimento del Gioeni, altrettanto farà per la realizzazione della rotatoria ma anche per il sottopassaggio che sarà realizzato con fondi regionali. Il traffico notato in questi giorni è un falso problema. Le auto oggi in fila sono le stesse che fino a pochi mesi fa se ne stavano sempre in coda, ma sotto il ponte. Ridicolo, semplicemente ridicolo, chiedere le dimissioni dell’assessore Luigi Bosco (ex presidente dell’Ordine degli Ingegneri, già candidato del Megafono alle Regionali, ndr). Un’operazione di basso profilo. Molto meglio sarebbe stato se la minoranza consiliare avesse dialogato con lui sulla rimodulazione del piano viario in quella zona. Tutta la Sicilia, d’altronde, conosce la competenza professionale di Luigi Bosco».
Fedelissimo del governatore Rosario Crocetta, senza troppi giri di parole Giuseppe Caudo confessa il proprio ”sgradimento” su alcuni aspetti del progetto regionale di riforma degli enti locali che, peraltro, sarà al centro di una giornata di studi del «Megaforum», in questo fine settimana: «Acireale non deve stare in una Città metropolitana (Catania, ndr) — afferma il coordinatore — Lì, peraltro, andiamo verso elezioni comunali e penso che noi avremo qualcosa da dire. Se Giuseppe Cicala (tra i più stretti collaboratori di Crocetta a Palazzo d’Orleans, ndr) sarà candidato sindaco ? Questo lo deciderà il centrosinistra»