CATANIA. Aveva cominciato a perseguitare una sua compagna di classe, che lo aveva rifiutato, al liceo 4 anni fa, e continuava a farlo nonostante da un mese fosse ai 'domiciliarì. È scattato così l'arresto per un 23enne catanese che, accusato di stalking, è stato condotto in carcere dalla polizia postale. Per seguire la ragazza, il giovane si era iscritta nella stessa università e continuava a pressarla con messaggi e presenze continue. Nello scorso aprile gli era stato notificato un divieto di avvicinamento che ha violato e per questo da circa un mese era agli arresti domiciliari. Tra gli atti contestati dalla polizia postale al 23enne ci sono appostamenti sul pianerottolo di casa della ragazza, telefonate moleste notturne, improvvise apparizioni alle lezioni universitarie, messaggi intimidatori che hanno creato un grave stato d'ansia alla vittima, costretta a cambiare tutte le sue abitudini. Diversi i profili creati dall'arrestato sul social network Facebook, con fotomontaggi e frasi offensive nei confronti della 23enne e della madre. Tra le altre cose, fingendo di essere il titolare del contratto di energia elettrica lo ha disdetto lasciando al 'buiò la casa dei familiari della studentessa. Il provvedimento restrittivo per atti persecutori è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura di Catania.
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