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Catania, istituti assistenziali per minori: in cerca di soluzioni

CATANIA. Convenzioni allungate nel tempo e non più limitate a un anno. Potrebbe essere questa la strada per risolvere a Catania il problema dei bambini che, a causa della carenza dei fondi stanziati in bilancio dalla precedente amministrazione, rischiano di non usufruire dei servizi degli istituti rieducativi assistenziali. Se ne è parlato stamattina nel corso di una riunione nella sede dell'Assessorato comunale al Welfare tra gli assessori Fiorentino Trojano e Giuseppe Girlando (Bilancio), i sindacati - Cgil, Cisl e Uil - e l'Uneba, l'associazione che raggruppa alcuni degli istituti. A fronte di una maggiore stabilità nelle convenzioni, infatti, e considerata la gravissima situazione in cui è stato lasciato il Comune, gli Istituti potrebbero essere disponibili a concordare un percorso per la riduzione del costo complessivo a carico del Comune del servizio, in linea con gli obiettivi fissati nel Piano di risanamento pluriennale. Nell'immediato gli istituti potrebbero farsi carico gratuitamente per uno o due mesi di un numero di bambini ben superiore ai 378 coperti dai finanziamenti (l'anno scorso erano stati 780). «Fermo restando che il Comune non può consentirsi alcuno sforamento di Bilancio, perchè cadrebbe nel dissesto e con il dissesto salterebbero del tutto i servizi non essenziali come quello degli istituti rieducativi assistenziali - hanno spiegato i due assessori - l'Amministrazione ha messo sul tappeto un'ipotesi che poggia da una parte sulla possibilità di non limitare a un anno le convenzioni e dall'altra sulla disponibilità degli istituti di farsi carico gratuitamente dell'assistenza ai bambini per un periodo di tempo limitato».

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