CATANIA. Le organizzazioni sindacali del Teatro Massimo Bellini di Catania in una nota si dicono «fortemente preoccupate per il grave stato di sofferenza in cui si trova costretto a vivere l'Ente e di conseguenza i suoi dipendenti che a tutt'oggi non hanno ancora percepito nessuno stipendio arretrato». La nota è a firma di Davide Foti (Slc-Cgil), Antonio D'Amico (Fistel-Cisl), Giovanni Nicotra (Uilcom-Uil), Aldo Ferrente (Fials), Salvatore Todaro (Libersind) e Massimo Ruta (Ugl). «Tale situazione - continuano i sindacalisti - rischia di degenerare portando i lavoratori alla completa disperazione che rischia di produrre dei gesti inconsulti, come quello fortunatamente evitato stamattina e che sino ad oggi si è riusciti a scongiurare». «Nonostante il commissario straordinario nominato alla fine di agosto - osservano - abbia certificato la correttezza dei bilanci e il Presidente Crocetta e l'Assessore al Turismo abbiano dato le più ampie rassicurazioni sull'immediata disponibilità dei cinque milioni di euro sboccati grazie all'impegno dell'assessore Bianchi, nulla fino ad oggi è cambiato». «Gli stipendi - conclude la nota - non sono stati pagati, i precari non è possibile assumerli e l'attività è del tutto bloccata ponendo l'Ente nell'impossibilità di proseguire la sua vita istituzionale e di programmare le prossime stagioni lirico-sinfoniche».
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