PATERNO'. A Paternò si torna a parlare del fenomeno della dispersione scolastica. Per fronteggiare l'emergenza, i dirigenti degli istituti comprensivi «G.Marconi» e «G.B. Nicolosi», nonché quello dell'istituto superiore «Francesco Redi», hanno elaborato un progetto che mira a seguire gli studenti considerati a rischio, anche oltre il periodo scolastico, dopo aver conseguito il diploma. Si tratta di scuole che ricadono in due quartieri periferici a rischio: Scala Vecchia e Cesarea.
Il progetto, denominato «Verso una comunità educante per una scuola della seconda opportunità», prevede anche la collaborazione di soggetti esterni che operano nel settore sportivo, nel sociale e nel volontariato. Secondo i dati in possesso degli uffici comunali competenti, nell'anno scolastico 2012/2013, il numero degli studenti coinvolti nella piaga della dispersione è sceso sensibilmente rispetto all'anno precedente. Dati alla mano, lo scorso anno e in quello in corso, si sono registrati 132 casi, ossia nove in meno rispetto a quelli segnalati negli anni precedenti.
Nei 132 casi segnalati dagli uffici comunali, i servizi sociali indicano quattro fattispecie di dispersione: frequenza irregolare, abbandono, evasione e interruzione formale. Su una popolazione scolastica di quasi 5 mila scritti che frequentano le scuole paternesi, circa 100 casi riguardano alunni delle scuole elementari e medie inferiori; il resto sono studenti che frequentano le scuole superiori.
Il progetto, presentato nel corso di un convegno nei saloni della biblioteca comunale, prevede in sostanza dei percorsi formativi e multidisciplinari individualizzati, oltre ad un servizio di ascolto per le famiglie. Sono 60 gli studenti individuati nei due istituti comprensivi. Studenti che saranno coinvolti in attività sportive e ambientali. Mentre sono 40 gli studenti dell'istituto superiore per agricoltura considerati a rischio abbandono. A loro sarà offerta l'opportunità di una prima esperienza lavorativa in aziende e saranno seguiti fino al conseguimento del diploma.