CATANIA. Fuoriprogramma all’ingresso del Palazzo di giustizia di piazza Giovanni Verga, dove ieri è stata celebrata l’udienza preliminare del procedimento legato all’omidicio del giovane calciatore paternese Marco Castro, per il quale è imputato il cugino Antonino Marino, accusato di avere lanciato contro l’atleta una tanica di benzina e di avergli dato fuoco, sul pianerottolo dell’abitazione della vittima nell’edificio dove i due abitavano.
La madre del calciatore e la madre del carnefice prima di raggiungere l’Ufficio del giudice delle indagini preliminari, quando hanno incrociato gli sguardi si sono immediatamente insultate, quindi hanno dato vita ad un intenso corpo a corpo, che si è concluso quando i carabinieri sono riuscite a separarle.
Nel corso dell’udienza preliminare, l’avvocato Rosanna Natoli ha chiesto al gup Fravia Panzano che il proprio assistito sia sottoposto a perizia psiciatrica, quindi ha chiesto il rito abbreviato. Il pm Lina Trovato ha prestato il proprio consenso ad entrambe di richieste. In conseguenza di ciò il gup Fravia Panzano ha deciso di nominare come incaricato della perizia il dottore Laura Galdonfo del servizio psichiatrico, diagnosi e cura dell’ospedale «Vittorio Emanuele». L’esame verrà espletato dal medico nella struttura penitenziaria di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), dove il detenuto si trova recluso.
Nel corso dell'udienza preliminare il Gup ha ammesso la costituzione di parte civile della madre e dal fratello di Marco Castro, entrambi rappresentati in aula dall'avvocato Giuseppe Primaverile.
La prossima udienza del procedimento è stata fissata per martedì 15, quando il Gup conferità il mandato di perizia psichiatrica e saranno fissati i termini di presentazione della relazione per avviare l’istruttoria dibattimentale.