Catania

Giovedì 03 Ottobre 2024

Catania, «Al Garibaldi si deve far presto Il Pronto soccorso non basta più»

CATANIA. «Ogni giorno che passa, il ritardo si fa sempre più incolmabile. L’ospedale Garibaldi ha bisogno di un nuovo Pronto soccorso, perchè resterà l’unico nel centro storico quando tra un anno il Vittorio si trasferirà nel San Marco a Librino. In queste condizioni, non possiamo sostenere un carico che è facile quantificare in almeno 100 mila pazienti l’anno. Attualmente, solo noi ne serviamo 70 mila».
Gianni Ciampi, direttore dell’Unità operativa dipartimentale di «Medicina-Chirurgia-Accettazione e Urgenze» dell’Azienda Garibaldi, ribadisce l’appello lanciato in estate. Stavolta, però, i toni sono più allarmati perchè nel frattempo sono passati alcuni mesi: «Fa piacere sapere — afferma l’ex assessore comunale — che il sindaco Enzo Bianco ha istituito una task-force di esperti in materia sanitaria, perchè le idee e le proposte sono sempre importanti. So pure che il commissario della nostra Azienda, Angelo Pellicanò, ha presentato un progetto che sarebbe utile far conoscere alla città, oltre che a noi. Adesso, però, serve soprattutto passare all’azione concreta, sarebbe importante capire se esistono i soldi per un’opera indispensabile. Non basta un ambulatorio in più, perchè i nostri locali sono piccoli e vecchi. Lo spazio per una nuova costruzione esiste nella parte alta del Garibaldi, quella di via Fabio Filzi».
Il direttore, che a poche settimane dall’elezione di Bianco aveva chiesto una riunione dell’amministrazione cittadina con i primari di Pronto soccorso, sottolinea «tare» strutturali e carenze di organico: «Servirebbero 24 o 25 medici, mentre attualmente siamo in 17 a gestire tre ambulatori e l’area di Osservazione breve intensiva dove si trovano i pazienti in attesa di ricovero in reparto. Avremmo anche bisogno di circa quaranta infermieri in più. Malgrado tutto, la gente apprezza la qualità del nostro servizio. Sa bene in quali condizioni lavoriamo». Gianni Ciampi parla di «emergenza» e spiega:
«Immaginate, tra l’altro, cosa succederà quando con la chiusura del Vittorio verrà meno il Pronto soccorso pediatrico in centro a Catania. Quale mamma, quale papà, saranno disposti a correre da San Cristoforo a Nesima con il bambino che sta male ? È verosimile che molti si rivolgeranno da noi. Ecco perchè dico che bisogna fare presto».
Il medico, comunque, vuole rimanere ottimista: «Sono certo che l’assessore regionale Lucia Borsellino con il presidente Rosario Crocetta troveranno una soluzione, perchè hanno a cuore questo problema. Una grossa mano potrà darla il sindaco Enzo Bianco, che più volte ha segnalato i rischi di un centro storico con un solo Pronto soccorso».

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