CATANIA. Protestano e fanno la voce grossa. I lavoratori forestali dell'antincendio di Catania e quelli del Centro operativo forestale si sono riuniti ieri mattina davanti all'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste in via Don Giacomo Alberione. Una protesta civile. Da due mesi non percepiscono stipendio e, nel caso degli operatori dell'antincendio, chiedono alla Regione il ripristino del numero delle giornate lavorative, passate da 151 a 100. Oggi i lavoratori catanesi si recheranno in massa a Palermo per un sit-in davanti alla sede dell'Assemblea regionale siciliana in piazza Parlamento. «Aspettiamo gli stipendi di agosto e settembre - afferma Maurizio Marino del Centro operativo forestale -. Ma soprattutto voglio capire perché la Regione non ci dà risposte certe. Alcuni uffici, come Enna hanno ricevuto le spettanze arretrate. Non capiamo questo modo di agire». In tarda mattinata poi Nino Marino, segretario provinciale della Uila, e Alfio Mannino della Cgil hanno incontrato i dirigenti dell'Ispettorato Antonio Lo Dico e Pietro Litrico. «I soldi ci sono, ma sono bloccati a Palermo - tuona Angelo Pulvirenti -. Se questa situazione non si sblocca, faremo proteste più eclatanti. Noi lavoratori siamo stati anche esclusi dall'incontro con i dirigenti. Decidono del nostro futuro senza farci assistere alla riunione». Il clima è sempre più rovente. E oggi i forestali etnei marceranno dritti dritti a Palermo.
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