ROMA. "Nelle intercettazioni io non ci sono, né conosco l'imprenditore di cui si parla e neppure ho promesso assunzioni o, meno che mai, le ho fatte". Così l'ex senatore del Pdl e attuale sindaco di Bronte, Pino Firrarello, commenta l'inchiesta della Procura di Catania per un presunto voto di scambio alle ultime Comunali nel paese del pistacchio in cui è indagato per voto di scambio.
L'esponente del Pdl è stato interrogato nei giorni scorsi dai sostituti procuratori Antonino Fanara e Andrea Bonomo, che hanno fatto notificare avvisi di conclusione indagini agli indagati, e tra loro c'è anche l'ex deputato regionale Fabio Mancuso.
Per Rosario Pennisi, legale dell'imprenditore "il reato non sussiste, non è configurabile" perché, sostiene, "non c'è stato alcun contatto tra Firrarello e Di Cavolo, né gli indagati sono stati mai assunti".
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