CATANIA. A passo felpato — «mi sento ancora un apprendista stregone» — nei suoi primi giorni da segretario generale del Comune, Antonella Liotta aspetta solo che la Regione nomini il nuovo commissario alla Provincia per lasciare il Centro direzionale di via Nuovaluce. Lo farà nella consapevolezza di avere mantenuto il più ”impegnativo dei suoi impegni”: salvare Pubbliservizi con i suoi 391 posti di lavoro. La commissaria-segreteria, infatti, ha appena firmato il rinnovo del contratto che lega l’ente locale alla partecipata.
Spiega Antonella Liotta: «Quando sono arrivata, il decreto Monti sulla spending review ci obbligava a privatizzare o sciogliere quell’azienda come le altre partecipate in giugno. Sollecitai un rinvio e in effetti venne spostata quella data a dicembre, chiesi un intervento dell’Antitrust sulla concorrenza. Insomma, tutto pur di salvare quei posti. La Corte Costituzionale, intanto, ha dichiarato illegittima quella norma per le regioni autonome. È stato, dunque, possibile rinnovare quel contratto eliminando, però, quegli oggetti sociali che potevamo creare contenziosi. In poche parole, l’azienda si occuperà ancora di manutenzioni, verde, viabilità ma non gestirà servizi pubblici». Il commissario assicura che, nel corso della sua gestione, Pubbliservizi è cambiata. In meglio: «Almeno in parte, non è più il carrozzone di prima. Avevamo il dovere di salvare i livelli occupazionali e migliorare l’efficienza aziendale. Credo che siamo riusciti nell’impresa, anche se i problemi interni non mancano. Il piano-neve e la raccolta della cenere vulcanica, peraltro, hanno rivelato punte di eccellenza».
Non sarà l’ultimo commissario della Provincia di Catania, Antonella Liotta: «Il presidente della Regione Rosario Crocetta mi ha assicurato che in settimana, al massimo nella prossima, nominerà un altro commissario. Le Province, comunque, non esistono già più nell’immaginario collettivo, nell’opinione pubblica. Stamattina (ieri, ndr) alla manifestazione per la giornata delle Forze Armate qualche cittadino si chiedeva il perchè della presenza del nostro gonfalone, ritenendo la Provincia ormai scomparsa !». Adesso, le «fatiche» a Palazzo degli Elefanti: «Prima di parlare, preferisco rendermi conto della realtà di un ente così grande e complesso. Certo, le criticità finanziarie ci sono e bisognerà sempre operare mantenendosi in linea con il piano di rientro. Posso dire, però, che mi piace l’approccio, il modo di operare, del sindaco Enzo Bianco. Davvero di grande respiro!».
Caricamento commenti
Commenta la notizia