CATANIA. Viale Kennedy non è una strada a misura di pedone. Lo ha segnalato ieri Grazia Torre nel corso della trasmissione "Ditelo a Rgs", in onda su Radio Giornale di Sicilia dal martedì al sabato tra le 7,15 e le 9. La radioascoltatrice ha ricordato come il "viale dei lidi della Playa" sia affollatissimo, d'estate ma non solo, e ha parlato dei molti pericoli "per chi deve attraversare a piedi". Impossibile la soluzione rappresentata da sovrappassi e sottopassi: "La legge ne vieta la costruzione entro i 150 metri dalla battigia", spiega Giuseppe Galizia, ingegnere capo dell'amministrazione provinciale che ha competenza su quei 5 chilometri di asfalto. "Forse, si potrebbe realizzare qualche passerella - aggiunge il dirigente - ma solo con il consenso di Regione e Sovrintendenza". Galizia assicura che la Provincia ha provveduto anche recentemente alla manutenzione di semafori e segnaletica in un viale reso particolarmente insidioso dalla sua "illuminazione dimezzata": lampioni funzionanti dal Porto al PalaGhiaccio, mentre è al buio la zona dei lidi. Servirebbero lavori, ma l'ente non ha risorse: "Meglio - dice Galizia - passare le competenze al Comune, d'altronde viale Kennedy è ormai pienamente inserito nello spazio urbano e noi dovremmo solo occuparci di arterie che collegano due capoluoghi. Stiamo trattando ormai da tempo per questo trasferimento di gestione". Aspettando che Palazzo degli Elefanti "erediti" il viale dei lidi, magari per scomparsa della Provincia che il governo Crocetta vorrebbe eliminare, i rischi restano immutati. Più che sottopassi e strisce "zebrate", comunque, ai pedoni servirebbe - specie nei periodi di maggiore traffico - la presenza sistematica di forze dell'ordine in quella strada. Ben venga allora il passaggio al Comune, se assicurerà pattugliamenti costanti di Polizia municipale. Sperando, magari, che un giorno non ci dicano di non potere assicurare il servizio perché a Catania i vigili non sono mai abbastanza! Per segnalazioni alla redazione di "Ditelo a Rgs", si può inviare un sms al numero 3358783600 oppure una e-mail all'indirizzo [email protected]. Filo diretto con i radioascoltatori anche attraverso twitter e facebook.
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