Catania

Giovedì 03 Ottobre 2024

Catania, Cig: 1.800 lavoratori sono in attesa

CATANIA. Di tremila lavoratori catanesi che hanno fatto domanda per ottenere gli ammortizzatori in deroga, i 1.800 rivoltisi alla Cgil etnea non hanno ancora ricevuto risposta.
È stato questo l’argomento del quale si è discusso ieri alla Camera del lavoro attraverso dati e istantanee dello stato attuale, illustrati dal segretario generale Angelo Villari, nell’occasione affiancato da Giovanni Pistorio, segretario confederale e Giuseppe Oliva, segretario del Nidi, nonché responsabile del dipartimento Mercato del lavoro. "Troppi i licenziati che da un anno - dice Angelo Villari - non percepiscono un euro. Questa è l'amara verità di cui oggi dobbiamo prendere atto e per la quale occorre intervenire immediatamente". Un danno che pesa sulle spalle di chi trova in quest'ultima risorsa l'aiuto economico necessario in attesa che arrivi un nuovo lavoro.
Secondo i dati degli ammortizzatori sociali in deroga, i settori più colpiti dalla crisi sino ad oggi per tutto il 2013 sono stati per primi quelli dell'edilizia e del commercio, al terzo posto il settore metalmeccanico. Per il primo settore hanno fatto richiesta di Cig 440 lavoratori dipendenti provenienti da 300 diverse aziende; per il secondo 1.250 da 565 aziende, quindi sono 115 i lavoratori provenienti da 45 aziende del comparto metalmeccanico.
"Non è più accettabile sentirsi dire che la ripresa è vicina, bisogna invece rimettere in moto l'economia", afferma Villari. "In Europa - aggiunge Oliva - siamo ancora tra i paesi in recessione e continuiamo a perdere lavoro. I dati che riguardano la Sicilia sono ancora allarmanti. Il 28% ed il 14,3% delle famiglie deve sopravvivere con meno di mille euro al mese. Ad un primo esame dei dati si rende sin da subito evidente che dal 2007 al 2012, il Sud ha perso ben il 10% di Pil, quasi il doppio del Centro-Nord. Ed in particolare solo nell'ultimo anno la Sicilia ha perso il 4,3%".
Una situazione che suggerisce un cambiamento subitaneo. "È urgente più che mai invertire la rotta per riqualificare le istituzioni. Non è possibile che non ci sia certezza sui tempi di erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Bisogna fare scelte politiche e decidere da dove e come il paese debba ripartiree occorre operare una seria riduzione fiscale per i lavoratori e per i pensionati, recuperando risorse da una revisione della tassazione sulle rendite finanziarie" ha concluso Pistorio.
Nel frattempo è stato indetto il 15 novembre uno sciopero generale che coinvolgerà anche il capoluogo etneo.

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