CATANIA. Cinque persone accusate di estorsione applicata col metodo del cavallo di ritorno sono state arrestate da carabinieri di Catania. La vittima è il titolare di un'azienda agricola di Castel di Judica che ha subito, il 20 marzo scorso, la rapina di un trattore, due escavatori e due camion. Per la restituzione dei mezzi, che hanno un valore commerciale di 80mila euro, l'imprenditore avrebbe pagato 6mila euro, in due rate. Le due dazioni, una avvenuta in un'area di servizio di Acireale, sono state riprese dai carabinieri.
Le persone arrestate da militari dell'Arma, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catania, sono: Rodolfo Fichera, di 52 anni, di Paternò; Gianni Galati Massaro, di 38, di Adrano; Francesco Furnari, di 47, di Biancavilla; Salvatore Torre, di 52, di Aci Catena e Angelo Distefano, di 55 anni, che si è costituito nella caserma della compagnia di Paternò. Durante una perquisizione nell'abitazione di Rodolfo Fichera, i carabinieri hanno trovato e sequestrato circa 3.000 cartucce per fucile e due caricatori per pistola calibro 9 per 21.
A tre degli indagati è contestata anche l'aggravante dell'uso del metodo mafioso, perchè sarebbero stati provati contatti con la criminalità organizzata catanese, che sarebbe stata destinataria di parte del provento illecito. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Palagonia sono state coordinate dalla Procura distrettuale di Catania che, conclusi gli interrogatori di garanzia e valutata la rilevanza per ciascun indagato, procederà a chiedere il giudizio.