CATANIA. Forza Italia e Nuovo CentroDestra possono aspettare. Al Comune, i «reduci» del Pdl non hanno ancora scelto che fare. Anzi, potrebbero decidere ... di non decidere: «Non è escluso che si dia vita a un gruppo autonomo, all’interno del quale ciascuno prenda la posizione che vuole», afferma uno degli ex pidielle che ieri pomeriggio si sono riuniti a Palazzo degli Elefanti.
Le incertezze degli ex Pdl. All’incontro, convocato dal capogruppo Manlio Messina, mancava solo Carmelo Sgroi. Lui, comunque, è tra tutti il più vicino al sindaco di Bronte, Pino Firrarello, e al sottosegretario Giuseppe Castiglione. Insomma, Sgroi viene dato certamente tra gli «alfaniani» di NCD mentre restano «come color che son sospesi» i colleghi Riccardo Pellegrino, Franco Saglimbene, Salvo Tomarchio, Tuccio Tringale. Indeciso pure Manlio Messina, che resta legato all’area del «berlusconiano» Basilio Catanoso e di Salvo Pogliese, sabato rimasto lontano dal Consiglio nazionale della «rigenerazione azzurra» a Roma.
Si rivedranno ancora oggi gli «ex» che siedono in Aula consiliare. Confermati, intanto, i contatti «serrati» con i quattro rappresentanti di «Tutti per Catania», la lista ispirata da Raffaele Stancanelli. L’ex sindaco come il deputato regionale Marco Falcone ha aderito a Forza Italia. In Comune, però, Alessandro Messina e Santi Bosco assieme a Salvo Giuffrida e Nino Manara preferiscono per adesso restare in bilico: «Siamo una lista civica», ha ricordato domenica il capogruppo di «Tutti per Catania», Alessandro Messina. Improbabile che qualcosa maturi prima della seduta convocata per giovedì 21, quando sarà discussa nell’assemblea cittadina la tormentata delibera sulla Tares.
La guerra dei numeri nel Pd. Sono giorni di passione non solo nel centrodestra, ma anche sulla sponda opposta. Nel Partito Democratico, infatti, gli iscritti — quelli sopravvissuti alla «guerra delle tessere» — stanno decidondo i tre candidati alla segreteria nazionale. A Catania, come altrove, «ballano» i numeri. Domenica, l’area di Concetta Raia e Luisa Albanella avevano cantato vittoria in terra d’Etna per il «loro» Gianni Cuperlo. Ieri, invece, i «renziani» hanno gridato al sorpasso. Almeno in città. Livio Gigliuto, per i Liberal Pd di Enzo Bianco, ha diffuso una nota in cui scrive: «Sapevano di partire da un gap nel numero di tesserati, ma nei circoli territoriali di Catania Renzi sopravanza Cuperlo, 46 per cento contro 45, ben al di sopra dei risultati nel resto della provincia. Evidentemente a Catania i sostenitori di Renzi, a partire dai Liberal PD e dalle aree che fanno riferimento a Giovanni Burtone, Anthony e Giovanni Barbagallo, Gianfranco Vullo hanno dimostrato un grande radicamento anche tra gli iscritti».