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Urbanistica, a Catania passa il Piano della Playa

CATANIA. Un passo avanti per il «Pua Catania Sud», il piano urbanistico della Playa. Il Consiglio comunale, infatti, ha approvato la delibera – ora all’esame finale della Regione – con alcuni emendamenti “suggeriti” da Legambiente, Adas e «Comitato No Pua». Dall’Aula di Palazzo degli Elefanti l’atto è uscito con 23 «sì» su 24 presenti. Ben 21 i consiglieri che non hanno partecipato alla votazione: un dato rilevante per quell’”indice di produttività” che la presidente Francesca Raciti, subito dopo la sua elezione, ha promesso di rendere periodicamente noto, mettendo così l’assemblea cittadina alla pari delle altre istituzioni, locali e no. Malgrado le assenze, il “Pua” ha preso il volo. “Una prova di grande maturità”, hanno scritto in una nota i capigruppo di maggioranza e opposizione. Alessandro Porto (Bianco per Catania), Giovanni D'Avola (Pd), Carmelo Nicotra (Articolo 4), Bottino (Megafono), Manlio Messina (Area CentroDestra) e Giuseppe Castiglione (Grande Catania) aggiungono: «L'approvazione del Pua, condivisa da tutti, rappresenta un segnale molto importante per il futuro della nostra città». Era stato l’assessore all'Urbanistica, Salvo Di Salvo, a illustrare il piano “riveduto e corretto” in Consiglio: «L’area complessiva è di 124 ettari, di questi 52 saranno ceduti al Comune. Il 49 per cento sarà destinato a Parco urbano costiero, il 4 a isole attrezzate, il 31 a parcheggi e il 16 a strada pubblica». Questi sono gli “oneri di urbanizzazione” a carico dei privati che realizzeranno, negli altri 72 ettari, un centro congressi da 5 mila posti, un grande acquario, un parco tematico, strutture ricettive turistiche e strutture commerciali. «Si chiude finalmente una procedura avviata nel 1999», ha esclamato Di Salvo.

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