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Comune di Catania, tagliati mille posti: «Ma tutto funziona bene»

CATANIA. Negli ultimi anni, il Comune ha “perso” mille dipendenti: «Erano 4 mila 200, adesso sono in 3 mila 200 ma l’efficienza della macchina amministrativa resta buona – assicura il presidente della commissione Personale, Nuccio Lombardo – Soprattutto nel corso della precedente consiliatura (sindaco Raffaele Stancanelli, ndr), la riduzione è stata particolarmente consistente a causa delle norme in materia di riduzione della spesa pubblica». Nuccio Lombardo, esponente della maggioranza di centrosinistra, sottolinea: «Tutto funziona abbastanza bene, anche grazie alla razionalizzazione nella gestione delle risorse umane e all’informatizzazione. Servirebbe, comunque, puntare ancora di più sulla qualificazione, sulla formazione». Investimenti sulle “risorse umane” che magari potrebbero essere recuperati mediante risparmi sui fitti passivi: «A questa amministrazione – sottolinea Lombardo – bisogna dare atto che sta procedendo a tagli rigorosi sui molti uffici, tanti e distribuiti in tutto il territorio, ospitati da edifici non di proprietà pubblica. Adesso, alcuni saranno trasferiti in alcune ex scuole e altri nel nuovo complesso di Municipalità a San Leone, corso Indipendenza. Qui, ad esempio, troverà spazio l’Anagrafe. Sarà meglio utilizzata anche la struttura di piazza Gandolfo, via Sangiuliano, dov’è già ospitato l’assessorato al Personale cui si affiancherà anche Politiche giovanili». A Palazzo degli Elefanti si programmano risparmi e “razionalizzazioni”. Adesso, però, la commissione guidata da Nuccio Lombardo – e non solo questa – deve fare i conti con l’emergenza rappresentata dai precari a rischio conferma: «Ormai da più di tredici anni 188 Puc sono in servizio al Comune, se dovessimo perderli sarebbe un problema», esclama Lombardo. Che spiega: «I 188 precari, gli unici che abbiamo in organico, sono impiegati in direzioni strategiche. Si tratta di Ragioneria, Personale, Anagrafe, Avvocatura, Urbanistica e Commercio. Sono tutti di fascia C e qualcuno addirittura D, ovverossia a ridosso dei vertici burocratici. Questi lavoratori hanno acquisito notevole esperienza e, anche se il loro contratto prevede che svolgano 24 ore settimanali e non 36, assicurano alla macchina amministrativa un apporto francamente indispensabile». «Non poter più disporre dei precari – continua Nuccio Lombardo – creerebbe una situazione di difficoltà. Tutto, però, dipende dalla Regione che ne copre l’ottanta per cento della busta paga, mentre l’ente locale ha in carico il restante venti per cento. In questo momento, non abbiamo certezze». «Probabile – conclude il presidente della commissione Personale – che arrivi una proroga per i Puc, mentre non credo in un provvedimento che ne consenta la definitiva assumzione. Qualcosa, invece, potrà farlo il Comune il prossimo anno quando andranno in pensione quattro dirigenti. Piano di rientro e Patto di stabilità consentono, infatti, di stabilizzare otto impiegati se si rinuncia a sostituire i quattro dirigenti. Credo proprio che la giunta Bianco sia orientata a muoversi in questa direzione. Sia chiaro, però, che parliamo pur sempre di appena otto dipendenti!».

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