CATANIA. Otto condanne per complessivi 240 anni di reclusione e un'assoluzione. E' la sentenza emessa dal Gip di Catania, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato, per l'omicidio di Roberto Bennici, assassinato il 23 ottobre 1990 in un bar di Niscemi, nell'ambito della faida
mafiosa tra Cosa nostra e la Stidda.
Su conforme richiesta del Pm sono stati condannati a 30 anni di reclusione sette presunti appartenenti al clan Madonia, legato a Cosa nostra: Salvatore Calcagno, 59 anni, Rosario La Rocca, di 57, Pasquale Trubia, di 46, Angelo Tisa, di 46, Salvatore Siciliano, di 49, Emanuele Cassarà, di 43, e Emanuele Iozzia, di 52. La stessa pena è stata comminata a Giancarlo Maria Lucio Giugno, di 54 anni, nei confronti del quale il Pm aveva chiesto la concessione delle attenuanti generiche per aver ammesso la propria responsabilità.
Il Gip, su conforme richiesta della Procura di Catania, ha assolto Giuseppe Tasca, di 41 anni, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Il Giudice ha anche liquidato ai familiari della vittima, costituiti parte civile, la somma di 50.000 euro ciascuno per il risarcimento del danno morale.