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Nuoto Catania, "La piscina sia intitolata a Scuderi"

Ieri bagno di folla e un dolore immenso in Cattedrale per l’ultimo saluto al presidente della «Nuoto Catania»

CATANIA. L’ultima palombella, uno dei colpi più spettacolari della pallanuoto, Francesco Scuderi l’ha messa a segno ieri. Nel pomeriggio in Cattedrale, il suo ricordo ha radunato per l’ultimo saluto, amici e personalità del mondo dello sport e della politica etnea. Sulla bara un pallone, una sciarpa rossazzurra e la calotta che utilizzava in vasca. Il presidente della società sportiva «Nuoto Catania», morto martedì dopo un volo di 15 metri dal tetto della piscina Zurria, ha lasciato un vuoto incredibile nel cuore di quanti lo conoscevano. Folla e commozione al funerale e il dolore composto della moglie Monica e dei figli Giorgia e Gabriele, dei giovani pallanuotisti e dei dirigenti della squadra. Scuderi, in vista del debutto di sabato con la Vis Roma, gara che non verrà disputata, era salito sul soffitto della piscina Zurria per controllare delle infiltrazioni d’acqua, causate dalla pioggia battente. La procura di Catania ha posto sotto sequestro la piscina per gli accertamenti di rito ed aperto un’inchiesta che è stata affidata al sostituto procuratore Alessandro Sorrentino. Il Comune, invece, ha già avviato un’indagine interna che prevede anche una ricognizione di tutte le strutture sportive per verificarne lo stato e l’adeguatezza alle normative tecniche. Il presidente della squadra femminile di pallanuoto Orizzonte, Nello Russo, ha proposto l’intitolazione dell’impianto dove è avvenuta la tragedia «per onorarlo al meglio». «Mi piacerebbe che la piscina di via Zurria – ha detto Russo - venisse intitolata a Francesco. E per questo proporrò subito all’amministrazione comunale di Catania di farlo, seguendo l’iter burocratico previsto per valutare questa possibilità. Quella struttura rappresenta un vero e proprio gioiello tra gli impianti dello sport catanese. E se è così, lo si deve soltanto grazie a lui, che contribuiva a renderla sempre più bella in prima persona, giorno dopo giorno. Spero possa essere di facile attuazione darle il suo nome - conclude il presidente dell’Orizzonte Catania - ma credo che provarci sia un atto dovuto nei suoi confronti e che negli anni lo sarebbe stato a prescindere da quello che è accaduto». In città non si parla d’altro. Francesco Scuderi era conosciutissimo non solo nell’ambiente sportivo, ma da tutti quelli che lo ammiravano per la passione che metteva nella gestione della sua squadra e in generale nell’amore per le discipline acquatiche. Come ogni anno Francesco avrebbe dovuto organizzare la «San Silvestro a mare», la gara nelle acque del porticciolo di Ognina che si disputa il 31 dicembre. Un’eredità che aveva raccolto da un altro grande protagonista del movimento pallanotistico etneo, Lallo Pennisi. Stessa passione, stesso impegno che Catania farà fatica a rimpiazzare. La «Nuoto Catania», su Facebook, ha lanciato una raccolta fondi: «In forma di vicinanza alla moglie Monica e ai figli Giorgia e Gabriele – scrive la società - per volontà degli amici e per mantenere vivo il ricordo del caro Francesco».

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