PATERNO'. È tornata alla normalità l’attività lavorativa all’interno del punto nascita dell’ospedale di Paternò, dopo che il primario del reparto di ginecologica, Giuseppe Bonaccorsi, aveva deciso di sospendere i parti, sia programmati che in emergenza.Per ovviare a quest’evenienza il sindaco Mauro Mangano ha tenuto una riunione a vertice con il senatore Salvo Torrisi, alcuni operatori dell’ospedale Santissimo Salvatore, e il presidente del consiglio comunale Laura Bottino. «Venuti a conoscenza delle disposizioni del primario - evidenzia il sindaco - con il mio vice Carmelo Palumbo, insieme al senatore Salvo Torrisi, ci siamo attivati per scongiurare l’ipotesi di un improvviso stop ai ricoveri per parto all’ ospedale di Paternò. L'impegno comune del mondo politico rappresenta un punto di forza per la città, e dimostra che c'è un modo di affrontare i problemi che non è fatto di schieramenti e partigianerie, ma di un lavoro concreto sui temi del territorio. Tengo a sottolineare - conclude Mangano - che il nostro lavoro in favore dell’ospedale di Paternò non finisce qui e che ci impegneremo ad occuparci delle prospettive future del Santissimo Salvatore, alla luce del nuovo piano sanitario regionale». Intanto il testo del Piano regionale di riordino sanitario, proposto dall’assessorato regionale, è giunto in commissione a Palermo. Un piano che prevede in sostanza la chiusura del punto nascite del nosocomio paternese che dovrebbe chiudere definitivamente i battenti dalla primavera del prossimo anno e trasferito a Biancavilla. Inoltre vengono ridimensionati e fatti fuori i posti letto di altri reparti:tagliati quindi i posti letto di medicina, psichiatria, otorino, ortopedia,per un totale di almeno quaranta posti letto in meno. In pratica il Santissimo Salvatore potrebbe diventare tra qualche mese sede di PTA. O.C.