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Catania, rifiuti: il pm chiede il rinvio per sette persone

CATANIA. Ha chiesto che venga disposto il rinvio a giudizio il pm Alessandra Chiavegatti (l’inchiesta è stata condotta in pool con il pm Giovannella Scaminaci), durante l'udienza preliminare di ieri davanti al gup Laura Benanti, nei confronti dei fratelli Alessandro e Giuseppe Monaco, Luigi Fascetto, Ambrogio Bonaventura, Orazio Spadaro, Nello Russo e Umberto Troja indagati per gestione di rifiuti pericolosi nel territorio della provincia etnea. Parte offesa nel procedimento risulta il ministero dell'Ambiente rappresentato dall'Avvocatura dello Stato etnea.
Nello specifico Giuseppe Monaco, Fascetto e Bonaventura, secondo i magistrati della Procura distrettuale "gestivano abusivamente ingenti quantità di rifiuti pericolosi come ceneri e scorie provenienti da impianti di termovalorizzazione nonché scorie da piombo". Per l'accusa, nella ditta di proprietà di Monaco, venivano effettuati trattamenti "difformi dalle procedure di recupero dichiarate in sede di autorizzazione". Dubbi anche sulla legittimità di alcune operazioni di smaltimento realizzate nelle zone di Acireale e Ramacca. Ambrogio Bonaventura avrebbe condotto le intermediazioni mediante trattative con i clienti mentre Luigi Fascetto supportava l'attività di recupero, trattamento e smaltimento rifiuti.
Tra gli indagati figurano anche due funzionari pubblici per fatti e omissioni compiute nell'esercizio delle loro funzioni. Si tratta del direttore del Servizio Territorio e Ambiente della Provincia, Nello Russo e di Umberto Troja istruttore delle pratiche relative ai recuperi ambientali. Entrambi avrebbero omesso di rilevare il "mancato rispetto delle norme che disciplinano l'attività di trattamento rifiuti della ditta Ofelia e delle prescrizioni dell'autorizzazione regionale". Russo, poi, avrebbe attestato falsamente il possesso di alcuni requisiti specifici, per lo svolgimento dell'attività, da parte della suddetta azienda e rilasciato un'unica iscrizione senza, con questo, distinguere il recupero rifiuti e il recupero ambientale.
L'udienza preliminare riprenderà il 13 gennaio. Per quella data sono previsti gli interventi del collegio di difesa. Secondo quanto anticipato in aula, però, occorrerà un'ulteriore udienza per completare l'ascolto degli avvocati che porteranno avanti le ragioni dei loro assistiti.

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