CATANIA. Piromani al contrattacco nella zona industriale di Piano Tavola. Secondo rogo, la scorsa notte, sempre in via Pirandello. Nel mirino nello show room della Alluminio srl. La notte precedente era stato dato alle fiamme il furgone Fiat Iveco della Casanova. Entrambe le aziende hanno sede e laboratori a distanza di poche decine di metri l’una dall’altra.
Per l’incendio di domenica notte indagano i carabinieri della Compagnia di Gravina, che in questa fase di verifica non hanno raccolto riscontri obiettivi sulla natura dolosa del rogo; per quello domenica sera, invece, se ne occupano i militari dell’Arma della Compagnia di Paternò, trattandosi di zone a competenza diversa. Nel corso del sopralluogo relativo all’incendio di domenica sera gli investigatori del Nucleo operativo e radiomobile hanno rinvenuto nella zona dell’incendio tracce di benzina e sono stati trovati i vetri delle finestre della a fabbrica frantumati, ma sono convinti che ciò non sia stato determinato per effetto del calore sprigionato dal fuoco.
A questo punto è verosimile l’ipotesi che sia in atto una strategia del terrore per colpire gli artigiani e i commercianti allo scopo di costringerli a pagare il «pizzo».
Ingenti i danni ancora da quantificare per quanto riguarda il rogo alla Alluminio srl. Le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Paternò hanno avuto il loro bel da fare per spegnere le fiamme, avendo a che fare con materiale altamente infiammabile. Necessario isolare la zona per evitare che le lingue di fuoco si propagassero ad altre strutture. Un incendio violento che ha severamente impegnato per diverse ore gli esperti del «115».