BELPASSO. Protesta ieri, poco dopo le 9,30, lungo la Statale 121 in contrada Valcorrente, in territorio di Belpasso, da parte dei dipendenti della «Romano Trasporti», con sede a Centuripe nell’ennese, l’azienda di autolinea da tempo sotto curatela fallimentare. I lavoratori, hanno fatto sapere che sarebbero stati avvisati con un sms inviato dal curatore che dalla mezzanotte di ieri sarebbero stati licenziati. Da premettere che i lavoratori vanterebbero crediti per quasi 500 mila euro. Da qui la decisione dei dipendenti, in tutto una decina, occupare per protesta con tre bus di linea la corsia di marcia della Statale 121, in direzione Catania, rallentando di fatto il traffico. Nel corso della mattinata si sarebbe creata una coda di auto lunga almeno 500 metri, con le auto o mezzi pesanti provenienti di Adrano costretti a proseguire a passo d’uomo. Sul posto i carabinieri di Belpasso con i colleghi della compagnia di Paternò. «Da anni i dipendenti della Romano Trasporti lavorano in un’azienda che non rispetta alcuna norma, nessun contratto - ha affermato Ugo Sergio Crisafulli, segretario regionale del Sul, Sindacato unitario lavoratori comparto trasporti -. L’azienda ha un contratto con la Regione che però ha bloccato i versamenti degli ultimi anni perchè la stessa società non sarebbe risultata in regola con i contributi previdenziali dei lavoratori. Una azienda che non i soldi necessari per il gasolio, con i lavoratori che con grande senso di responsabilità, per non creare disagi all’utenza hanno messo il carburante coi propri soldi. L’azienda è stata dichiarata fallita dal tribunale di Enna ed è stato nominato un ”curatore, il quale agisce in maniera discrezionale - prosegue Crisafulli - l’altro ieri ha inviato una comunicazione che dalla mezzanotte del 26 dicembre sono licenziati e assunti presso un'altra azienda. Ma ieri mattina, il curatore, non ha portato ne i contratti di assunzione per la nuova ditta, ne le disposizioni di servizio per la giornata di ieri e per il futuro. Dopo quasi due ore di sit-in sulla statale la protesta si è spostata a Catania con le identiche modalità, nella zona della stazione centrale dove ha sede l’Ast. Protesta sospesa dopo che il prefetto di Enna ha convocato le parti per lunedì prossimo. O.C.
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