CATANIA. La "rotatoria-che-non-c'è" è stata inaugurata. Area CentroDestra, "promessa" sposa di Forza Italia, e Grande Catania-Mpa hanno provocatoriamente tagliato il nastro al Tondo Gioeni, ieri mattina. Lì, a sorpresa, s'è presentato pure l'assessore Luigi Bosco che assieme al direttore dei lavori, Rosario Mirone, ha solennemente annunciato una nuova data di fine cantiere: "Il 18 gennaio". "E noi il 19 saremo daccapo qui!", sbotta il capogruppo autonomista Giuseppe Castiglione, promettendo una seconda "inaugurazione". Controreplica Niccolò Notarbartolo, presidente della Quinta commissione consiliare e rappresentante del Pd: "Perché parlano proprio quelli del centrodestra che con Berlusconi hanno riempito di inutili promesse il Paese?".
L'opposizione, comunque, su Tondo Gioeni non molla la presa. Castiglione con i colleghi "chiama" Enzo Bianco: "Il sindaco con la sua amministrazione ha creato questa situazione, ma non fa nulla per risolverla. Hanno cambiato tante volte data. Adesso, peraltro, l'assessore Bosco dice 18 gennaio mentre il sindaco parla di Sant'Agata, a febbraio. Non ci crediamo più". L'esponente di Grande Catania, già consigliere provinciale Pdl, lamenta soprattutto "la triste sorte toccata ai commercianti di via Etnea alta che ormai non lavorano più" e sollecita risarcimenti: "Non dovrebbero pagare Imu e Tares almeno fino ad aprile o maggio".
Ribadisce le accuse, la minoranza: "Pure in Aula - dichiara Giuseppe Castiglione - avevamo denunciato che l'abbattimento del ponte non era necessario, che i tecnici assicuravano la tenuta dei pilastri della struttura per i prossimi decenni. Invece, il sindaco ha voluto farlo solo per esigenze politiche e adesso scarica le colpe dei ritardi sull'impresa. Noi crediamo, però, che questa amministrazione non abbia i fondi per completare il progetto. I catanesi, intanto, soffrono. E lo faranno ancora per chissà quanto tempo". Spiega il capogruppo: "L'amministrazione con un emendamento al Piano triennale ha voluto inserire la realizzazione del sottopasso che in precedenza non era prevista. La demolizione del ponte, quindi, è avvenuta senza avere certezze su cosa realizzare in alternativa. Adesso, la rotatoria. Poi, chissà quando, il sottopasso. Questo, però, comporterà altri anni di cantiere aperto con disagi senza fine". "Un'ulteriore dimostrazione - conclude Giuseppe Castiglione - di come la giunta Bianco gestisca la città, vivendo alla giornata. Molti annunci e conferenze stampa, poca concretezza. Intanto, aspettiamo ancora di sapere quanto costerà e soprattutto chi pagherà per la festa di Capodanno".
Rotatoria Gioeni a Catania Inaugurazione senza fine lavori
Cerimonia dei consiglieri d’Area CentroDestra, «promessa» sposa di Fi e Grande Catania-Mpa. Il sindaco parla di febbraio
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