ZAFFERANA. E' andata male a tre catanesi in trasferta a Zafferana, incastrati dai carabinieri grazie alla collaborazione dei cittadini. I militari dell’Arma, nelle prime ore di ieri, hanno arrestato Fabio Maurizio Borzì, 28 anni, insieme a due complici incensurati, 21 il primo; 19 anni il secondo. I tre dovranno rispondere dei reati di per tentato furto aggravato in concorso, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione.
Intorno alle 2 di domenica, i tre, armati di mazza e scalpello, hanno tentato di sfondare la vetrata esterna del bar-tabacchi annesso al distributore della Esso di via IV Novembre. Passanti e residenti della zona hanno subito telefonato al «112». I tre soggetti, intuito il pericolo sono saliti a bordo della loro Fiat Tipo di colore verde chiaro - auto risultata rubata la stessa notte a Catania - e si sono dati alla fuga.
Una "Gazzella" del Nucleo radiomobile della Compagnia di Giarre, intervenuta in via IV Novembre ha acquisito gli elementi necessari e sulla base di tali elementi ha iniziato la caccia alla vettura sospetta fin quando non la intercettava.
Un prolungato inseguimento dapprima verso Santa Venerina, quindi Macchia di Giarre e Trepunti per raggiungere l’autostrada Catania-Messina, dove i tre hanno gettato dal finestrino la mazza che avrebbero usato per sfondare la vetrina. L'inseguimento a folle velocità è finito in via Sclafani ad Acireale, nei pressi dell'ospedale "Santa Marta", dove, anche con l'aiuto di altri equipaggi della compagnia di Acireale i tre sono stati accerchiati e bloccati, dopo una colluttazione con i militari dell’Arma, per sventare il tentativo di fuga a piedi. Dentro la Tipo i carabinieri hanno recuperato uno scalpello. I tre arrestati sono stati posti ai «domiciliari» in attesa della «direttissima».
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