CATANIA. Felice epilogo per un catanese e una donna di Mussomeli (Caltanissetta), dispesi sull’Etna. Il giovane era salito martedì sera sul vulcano per fotografare l'eruzione. In seguito alle pessime condizioni meteo si era smarrito. Aveva dato l’allarme, mobilitando i volontari del Soccorso alpino del Cnsas e la squadra specializzata della Guardia di finanza di stanza alla Brigata di Nicolosi. Nonostante tutto il giovane non si è perso d’animo ed è riuscito a trovare la strada per raggiungere il rifugio Galvarina, dove si trovava in vacanza un tecnico del Soccorso alpino dell'Umbria che ha così avvisato i soccorritori della Stazione di Etna Sud. Rifocillato e riscaldato, l’esursionista è stato provato in buone condizioni.
Nella giornata di ieri è stata ritrovata sull’Etna la donna trentaduenne di Mussomeli, in difficoltà nei pressi del Rifugio Galvarina a circa 1.300 metri (nella zona di Adrano. Si trovava insieme ad un gruppo di amici che avevano deciso di effettuare un trekking nella strada altomontana che circumnaviga il Vulcano. Già da ieri a causa delle avverse condimeteo non stava bene, e passata la notte al Rifugio Galvarina, gli amici hanno chiesto l'intervento del soccorso alpino, essendo la zona del tutto isolata. Gli uomini della Stazione del Cnsas di Nicolosi, guidati da Giovanni Mazzoleni l'hanno raggiunta e accompagnata alla Guardia medica di Etna Sud. Le condizioni della mussimelese non destano particolare preoccupazione.
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