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Catania, autunno povero. Galimberti: i saldi un’occasione per fare affari

Politino: «Questa tornata rappresenta una boccata d’ossigeno svuotare i magazzini e per ripristinare quella liquidità necessaria per a investire nell’immediato futuro»

CATANIA. Quello appena conclusosi è stato un autunno povero di guadagni per i commercianti. Il generale impoverimento delle famiglie ha generato una marcata flessione degli acquisti, protrattasi persino durante il periodo natalizio. La stagione dei saldi, inaugurata già da oggi in Campania e Basilicata, è considerata dai negozianti come una sorta di ultima spiaggia per ripianare le perdite dell'ultimo trimestre. Anche a Catania, città nella quale il commercio ha da sempre costituito uno dei punti forti dell'economia, c'è grande attesa per i saldi, più tra i venditori - ansiosi di mettere qualcosa in cassa - che tra i potenziali acquirenti. La stagione verrà ufficialmente inaugurata domani. Secondo le stime di Confcommercio, la spesa totale dei catanesi al termine delle vendite di fine stagione si aggirerà attorno ai ventisette milioni di euro, con un esborso pro-capite tra i centoventi e i centocinquanta euro. Riccardo Galimberti, presidente di Confcommercio Catania, si è dichiarato possibilista riguardo un aumento della previsione di guadagno totale, grazie all'apporto di consumatori provenienti dall'hinterland. "I saldi - afferma Galimberti - saranno un'opportunità per i consumatori, quest'anno più che mai, grazie al fatto che l'offerta proposta dai commercianti partirà con una base di sconto più ampia, spesso già col quaranta percento". Anche la sezione catanese di Confesercenti, per bocca del direttore Salvatore Politino, ha espresso il proprio cauto ottimismo riguardo le prossime vendite: "Non vi è dubbio che questa tornata di saldi possa rappresentare una boccata d'ossigeno per tutti noi - afferma Politino - utile non solo a sgravare i magazzini dalla tanta roba invenduta causa crisi, ma anche a ripristinare la liquidità che serve a programmare il futuro delle nostre aziende. Naturalmente - sottolinea - siamo consapevoli del fatto che, in un simile momento di crisi, sia inutile farsi illusioni". Quando si parla di shopping a Catania, è quasi inevitabile che il pensiero vada anche ai numerosi centri commerciali, la cui concentrazione ha già da tempo oltrepassato i livelli di guardia. "Non vi è dubbio - conclude il direttore di Confesercenti - che negli ultimi anni ci sia stato uno spostamento del consumatore verso i centri commerciali. Il centro storico si sta desertificando, e, dal punto di vista commerciale, sta morendo. Auspichiamo un rapido intervento dell'amministrazione comunale, che ha già aperto un dialogo con la nostra associazione.

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