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Catania, proteste Aligrup e Micron nel giorno di Napolitano

CATANIA. «Rivendichiamo con dignità il diritto al lavoro, che deve riguardare tutti gli esseri umani di buona volontà che vogliono e devono assicurare un futuro alle proprie famiglie». È l'appello rivolto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi in visita a Catania, da Michele Russo, coordinatore del Comitato spontaneo dipendenti Aligrup di San Giovanni La Punta, azienda leader nel settore dei supermercati in Sicilia con circa 1.600 dipendenti, attualmente in liquidazione con concordato preventivo omologato dal tribunale di Catania dopo le vicende giudiziarie che hanno interessato il suo proprietario, Sebastiano Scuto, il 're dei supermercatì in Sicilia.  «All'inizio della nostra lotta - scrive il Comitato - eravamo 1.500 lavoratori, ma lo smembramento della struttura organizzativa dell'azienda e la 'non' acquisizione dell'intera azienda da parte di un unico operatore ha lasciato senza speranze ancora circa 600 lavoratori» per i quali il 17 marzo si concluderà la Cigs, e per i quali il Comitato ha chiesto all'azienda la proroga di sei mesi della Cassa Integrazione. Il Comitato scrive a Napolitano «nella certezza che venga finalmente ascoltato il grido disperato di chi si trova schiacciato dall'inoperoso silenzio di coloro che hanno avuto un ruolo decisionale nella drammatica vicenda che ha colpito la nostra azienda». Nella lettera il Comitato spontaneo dipendenti Aligrup si rivolge al Presidente della Repubblica «sicuramente animato da profondo senso di giustizia sociale, affinchè si possa trovare una soluzione condivisa da tutti con le modalità e gli strumenti che le normative, anche in deroga, consentono di applicare per ridare la dignità, colpevolmente calpestata da tanti, ed essere detentori di un posto di lavoro».


ANCHE OPERAI MICRON IN PROTESTA: GLI CONSEGNERANNO UNA LETTERA. Un silenzioso presidio di protesta è attuato da quasi un centinaio di lavoratori della Micron, in piazza Università a Catania, in contemporanea con la visita in città del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che è in corso nel vicino Municipio. I dipendenti della società hanno ricevuto l'avviso di mobilità per 419 di loro, 128 dei quali nel sito del capoluogo etneo. Ciascuno dei manifestanti espongono un cartello con la scritta «Esubero». Ci sono anche degli striscioni con la scritta «Ridateci il futuro» e «Micron da eccellenze a eccedenze». È previsto che una delegazione dei lavoratori e sindacati parteciperà ad un incontro più tardi in prefettura.


CORTEO ANTI-CRISI IN STRADA, PRESENTI ANCHE FORCONI E M5S. Un corteo contro la crisi perchè «i poveri non possono più aspettare» sta attraversando via Etnea a Catania in concomitanza con la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel capoluogo etneo. Preceduta da uno striscione con la scritta «Napolitano no austerity» la manifestazione, promossa dall'associazione «Catania bene comune» e alla quale hanno aderito anche i comitati «No Muos» ed alcuni esponenti di centri sociali, si muove in strada scandendo slogan contro la crisi economica e il governo. In corteo alcuni espongono uno striscione con uno slogan che è anche stato più volte ripetuto dai partecipanti, «Il debito è vostro, il mondo è nostro». Al corteo partecipano anche esponenti del Movimento I Forconi, guidati dal loro leader Mariano Ferro, espongono un manifesto con la scritta «I poveri non possono aspettare», sono presenti anche diverse decine di esponenti del Movimento 5 stelle che srotolano un manifesto con la scritta «Noi siamo con Di Matteo».

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