GIARRE. "Se l'obiettivo condiviso è quello dell'azzeramento dell'intermediazione e della vendita diretta produttore-consumatore, il Mercato del contadino di Giarre rientra perfettamente nei parametri del Mercato della civiltà contadina in fieri nella nostra Regione". Così ha parlato l'assessore regionale all'Agricoltura Dario Cartabellotta, invitato dal sindaco Roberto Bonaccorsi e dall'assessore Salvo Patanè, che lo hanno accolto nel corso della sua visita ufficiale a "OrtiGiarre" domenica, al Mercato del contadino di piazza Immacolata in cui operano 27 espositori di Giarre del territorio. Una dodicesima domenica speciale, impreziosita dalle postazioni per la degustazione delle tipiche e rinomate patate giarresi, dei vini dell'Etna, dei formaggi e dei prodotti locali, a cura della Soat, dell'Associazione Agriturist Catania-aEnna, dell'Istituto professionale alberghiero "Falcone", dell'Istituto Agricultura e Ambiente "Mazzei - Pantano", dell'Onav, dell'Onaf e dell'Associazione regionale allevatori. L'assessore ha sottolineato che i nascituri cento mercati del contadino rientreranno nel Calendario regionale e un 60 per cento di essi sarà finanziato come azione di sviluppo rurale. Saranno ammessi i coltivatori diretti ai quali sarà attribuita una "patente dell'agricoltore, per evitare che dei commercianti si infiltrino nel settore". L'obiettivo è chiaro: far guadagnare di più il produttore e far spendere meno al consumatore che a sua volta potrà anche mangiare meglio e più genuinamente. Il vicesindaco Salvo Patanè promotore dell'iniziativa è gongolante: "OrtiGiarre è anche strumento di cultura perché coinvolge le scuole e le associazioni cittadine in progetti di valorizzazione delle risorse e dei suoli agricoli che non servono solamente a scopi esasperatamente edilizi".
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