ACIREALE. Non era riuscito neanche a Giovanni Coco, negli anni d'oro, di vincere tre volte di fila il Carnevale di Acireale. Ci riesce Ardizzone, che fa il tris con "Sopra la Banca la capra campa, sotto la banca la capra crepa", che vince un'edizione in cui la giuria ha avuto un compito molto arduo, vista la qualità media di tutti i carri. I tre giunti sul podio (secondo "La Repubblica delle Bufale" di Messina, terzo "Crazy Love" di Principato) erano infatti tutte realizzazioni di pari livello, avrebbe potuto vincere una qualsiasi delle tre. Sorprende invece il quinto posto di "Shock Economy" dove avrà pesato, più che l'originalità o la bellezza del carro, il tema ambientalista e, soprattutto, la battaglia "No Muos" sostenuta nell'opera dell'associazione Mario Principato. Nel pomeriggio, ci aveva provato il maltempo a guastare la sfilata conclusiva del "Più bel Carnevale di Sicilia". La pioggia, infatti, si è abbattuta feroce sul circuito poche ore prima dell'inizio della sfilata, con i carri già sul circuito. Una vera e propria "bomba d'acqua" durata pochi minuti, che non ha scoraggiato i carristi, rimasti coraggiosamente in strada in attesa che smettesse di piover, ma che qualche guaio lo ha causato. Ne ha fatto le spese il carro di Coco: l'associazione culturale, che ritornava dopo un anno di assenza, e dopo la morte del "Re" Giovanni Coco due anni addietro, è finito solamente sesto, fortemente penalizzato dai guasti tecnici che ne hanno condizionato l'esibizione giusto nell'esibizione finale, causati proprio da infiltrazioni d'acqua nell'impianto elettrico, problemi comunque successivamente risolti, ma ormai il "danno" era stato fatto.
E' stato il Carnevale delle sorprese e delle innovazioni, per quanto riguarda i carri allegorici. Proprio il carro di Coco aveva stupito per gli effetti speciali realizzati intorno al mascherone di Eolo, così come aveva stupito l'asimmetricità del carro "Crazy love" del cantiere Principato, o i dettagliati movimenti della "bufala" del carro piazzatosi al secondo posto. Bocciata, invece, la scelta del cantiere Scalia di puntare molto sul "gotico" nel suo "Ciò che ci nutre ci distrugge". La sua realizzazione, luminosa e spettacolare, si è fermata solo a un passo dal podio. Da segnalare che, in occasione della sfilata che ha chiuso il programma, la città di Acireale e la Fondazione del Carnevale hanno voluto esprimere la loro solidarietà a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Marò detenuti in India.
Carnevale acese, magico tris di Ardizzone
Ripetuti guasti tecnici, a causa della pioggia hanno penalizzato gli effetti speciali realizzati attorno al mascherone di Eolo, condizionandone l’esibizione
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