CATANIA. Beni per un ammontare di oltre 15 milioni di euro sono stati sequestrati da militari della Guardia di finanza di Catania ai componenti della famiglia Bosco, sei dei quali quale furono bloccati il 25 febbraio scorso nell'ambito dell'operazione denominata 'Money Lender', durante la quale furono arrestate 24 persone. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Procura della Repubblica. I beni sono stati sequestrati a Giuseppe, di 36 anni, Antonino, di 56, Giuseppe, di 92, Mario, di 59, Salvatore, di 44, e Sebastiano Bosco, di 35, e a Mario ed Antonino Cuntrò, rispettivamente di 35 e 54 anni. L'operazione 'Money lender' è scaturita da una indagine che ha portato alla scoperta di un giro di prestiti per 1.500.000 di euro a imprenditori, commercianti e artigiani a tassi d'usura che arrivavano anche al 140% annui. Il sequestro ha riguardato 24 beni immobili, 15 autoveicoli e motoveicoli 11 società - compresi i tre punti vendita della catena di supermercati e un'attività di ristorazione. Il patrimonio sarà ora gestito da un amministratore nominato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale. Il provvedimento è la prosecuzione dell'attività di indagine svolta in collaborazione con la Squadra Mobile e coordinata dalla Procura, che aveva portato nei giorni passati agli arresti. Il sequestro è stato disposto dopo accertamenti della Guardia di finanza sull'intero patrimonio riconducibile agli indagati, che hanno permesso di accertare l'esistenza di un'evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e le possidenze immobiliari e mobiliari nella loro disponibilità. Inoltre, in alcuni casi la ricostruzione dei complessi collegamenti familiari e societari ha consentito di individuare prestanome ai quali sarebbero state fittiziamente intestate quote di ricchezza provenienti dall'attività illecita. Per ciò che riguarda le società, sono state sequestrate alcune quote di esse. Le aziende opereranno sotto la direzione del nuovo amministratore in modo tale da rendere possibile la prosecuzione dell'attività di impresa.