Strisce blu a Catania, Codacons: il ritardo non è punibile e va integrata solo la somma pagata
CATANIA. Strisce blu, sono nulle le multe elevate dal 2010 per divieto di sosta a cusa dello sforamento dell’orario indicato sul ticket. In pratica quando si paga la sosta sulle strisce blu e si espone regolarmente sul cruscotto il gratta e sosta o il tagliando emesso dal parcometro, l’automobilista non può essere multati per divieto di sosta ai sensi dell'articolo 7 del Codice della strada se arriva in ritardo. Lo rileva il Codacons che propone una class action. Secondo una nota del ministero dei Trasporti, fino ad oggi opportunamente oscurata, può essere chiesta solo la differenza tra i due importi (come si rileva dal verbale notificato) e non i 25 euro attualmente dati come sanzione amministrativa.
Per il Codacons ora tutte le multe comminate negli ultimi 60 giorni vanno annullate d'ufficio dal comune che la ha emesse, eventualmente inoltrando la richiesta alla Prefettura competente per territorio, perché il provvedimento ha valore per l’intera regione. Il comune non solo può, ma deve esercitare questo potere di autotutela, revocando d'ufficio le multe comminate, altrimenti potrebbe essere ipotizzati i reati di abuso ed omissioni di atti d'ufficio.
Se così non fosse è evidente che gli uffici dei giudici di pace e le prefetture sarebbero intasate da migliaia di ricorsi del Codacons, che, comunque, invita fin d'ora i consumatori a mandare una segnalazione a info@codaconsicilia.it o alle sedi locali.
Per l'associazione di consumatori, inoltre, vanno restituiti tutti i soldi indebitamente percepiti dai comuni in questi anni, quantomeno a far data dalla nota del ministero, ossia dal marzo 2010.