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A Catania diciottomila punti luce a Led

CATANIA. Diciottomila punti luce sostituiti con la tecnologia a Led per la città di Catania: è quanto ha spiegato ai microfoni di Ditelo a Rgs Luigi Bosco, assessore comunale ai Lavori pubblici. «Il contratto che abbiamo stipulato due anni fa con la ditta Gemmo prevede il passaggio totale a una rete di illuminazione a Led». Al momento, su 26.000 punti luce che si snodano per le strade del capoluogo etneo (per un totale di seicento chilometri, ndr.), diciottomila sono stati già sostituiti. La prima conseguenza del passaggio alla tecnologia innovativa lo vedono le casse comunali: il risparmio economico supera, seppur di poco, il 50%.
Allo stesso tempo, la tecnologia Led permette di risparmiare sulle emissioni di anidride carbonica: quando il passaggio sarà definitivo (includendo quindi gli altri ottomila punti luce), sarà stato come togliere dalle strade più di tremila veicoli. E la drastica riduzione dei livelli di CO2 non potrà che riflettersi sulla qualità della vita. Gli impianti costruiti con questa modalità richiedono inoltre minore manutenzione. Si guastano meno frequentemente, e in caso di danni al circuito sono più facili da riparare rispetto alle loro controparti tradizionali, che illuminano ancora la quasi totalità delle città italiane. Tradotto in termini economici, è un ulteriore risparmio per le casse del Comune catanese.
«Il capoluogo etneo – come ha spiegato Bosco – fa da pioniera nell’innovazione, sotto questo punto di vista».
La nota negativa che l’assessore stesso ha sottolineato è «che molti utenti ci hanno segnalato dei livelli di luminosità più bassi rispetto al passato. In alcuni casi, la luce al suolo è effettivamente al di sotto della norma, sia per la natura dei nuovi punti luce che per altri fattori, come la presenza di alberi che ostruiscono o filtrano eccessivamente l’arrivo dell’illuminazione al suolo. Nella maggior parte, invece, i nostri rilievi hanno dimostrato che i livelli sono sempre regolari».

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