BIANCAVILLA. Un disoccupato «di lungo corso» ha tentato di darsi a fuoco all’interno del comune di Biancavilla. C’era quasi riuscito, se fra lo stupore, l’incredulità e il terrore qualcuno non gli avesse tolto dalle mani l’accendino che stava avvicinando al corpo già cosparso di benzina. È avvenuto intorno alle 9,30 di ieri. Protagonista un cinquantatreenne disperato, che vive insieme alla moglie con la pensione di invalidità di quest’ultima. A salvarlo sono stati gli stessi dipendenti del Comune, accorsi alle grida della moglie.
L’idea del suicidio è maturata quando l’uomo è uscito dall’ufficio Servizi sociali, dove il disoccupato si era recato per avere notizie dei cantieri di servisio. Gli impiegati avevano rassicuato il cinquantatreenne che il suo nome figurava nella graduatoria stilata dal Comune. «Purtroppo c’è da attendere - gli era stato detto dall’impiegato allo sportello - in quanto dalla Regione i soldi non sono ancora arrivati e non si prevedono tempi brevi».
A questo punto, il disoccupato uscito dal municipio, per farvi ritorno "armato" di una bottiglia ricolma di benzina. dove nel cortile si è svuotato addosso il contenitore. Alla scena ha assistito terrorizzata la moglie, le cui urla si sono trasformate in una sorta d'allarme.
Prima che l'uomo prendesse l'accendino che aveva in tasca è stato bloccato. Sul posto sono quindi giunti i carabinieri del comando Stazione, che hanno accompagnato al Pronto soccorso il disoccupato. I medici hanno riscontato al paziente una forte irritazione agli occhi, provocata dalla benzina.
Sul fatto è intervenuto l'assessore comunale ai Servizi sociali Luigi D'Asero: "Si tratta di una persona che effettivamente versa in stato di bisogno estremo. In passato più volte è stato aiutato. Purtroppo ancora non possiamo fare partire questi benedetti cantieri di servizio". Per l'opposizione consiliare "il tentativo di suicidio dell'uomo è l'ennesimo segnale di disagio sociale presente in città. La politica deve intervenire con maggiore forza e coraggio".