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Micron, ultime trattative per evitare i licenziamenti: in 127 sperano ancora

CATANIA. Rimbalza da un ministero all’altro, la vicenda Micron, ovvero il licenziamento di 419 lavoratori italiani distribuiti fra i siti di Catania (127), Agrate, Avezzano e Arzano. Da quello del Lavoro, dove definire le procedure degli ammortizzatori sociali (incontro avvenuto martedì), a quello dello Sviluppo Economico (MiSE), convocato in extremis per oggi dallo stesso ministro Federica Guidi su sollecitazione delle segreterie nazionali Fim, Fiom e Uil (Cgil, Cisl e Uil). È questa, infatti, la sede deputata dove sindacati, istituzioni e parlamentari nazionali e regionali possono ancora sperare in una soluzione “politica” della vicenda. Spiega Piero Nicastro, segretario generale Fim Cisl etnea: «L’intervento diretto del Governo nazionale è fondamentale per portare a un’ulteriore riduzione del numero di esuberi e, soprattutto, per avere finalmente conto di un piano nazionale della microelettronica, già strategico in altri Paesi europei». Al vertice di oggi al MiSE dovrebbe partecipare anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, assente martedì al tavolo del Ministero del Lavoro dove invece erano presenti rappresentanti della regione Lombardia, interessata alla questione con il sito di Agrate. Ieri, invece, i sindacati sono stati ascoltati in commissione Attività Produttive dell’Ars che solo a cinque giorni dalla scadenza delle trattative sindacali - cominciate il 21 gennaio scorso - si è impegnata per «chiedere di bloccare le procedure di licenziamento collettivo e per il reintegro del personale». Parole. Lavoratori e sindacati sono andati avanti spediti e, complici le visite straordinarie del Presidente Napolitano e del vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, sembrerebbe che qualcosa si sia mosso. Da un lato l’azienda ha rimodulato gli esuberi: 43 lavoratori verrebbero ripresi a Catania, 5 andranno all’estero. Nessun lavoratore catanese andrà in altri siti Micron in Italia, ma 20 verranno a Catania. Quindi i 127 esuberi inizialmente dichiarati per Catania, si ridurrebbe a 79. Tajani ha inviato una lettera sollecitando un incontro a presidente e Ceo di Micron. Altro risultato, molto probabilmente frutto di pressioni ad alti livelli, l’attenzione di StMicroelectronics che parrebbe interessata ad alcune professionalità da riallocare fra Catania e Agrate dopo un anno di cassa integrazione.

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