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Giarre, Comune e società ai ferri corti per lo stadio

GIARRE. Dopo la promozione in Eccellenza del Giarre calcio tiene banco la polememica sullo stadio, la cui chiusura al pubblico ha fortemente penalizzato i gialloblù. La società, con in testa il presidente Di Martino, non ha mai nascosto l'insofferenza per i disagi subìti in questi anni di inagibilità dello stadio, un tempo fiore all'occhiello della città con 7 mila posti a sedere, da fare invidia a impianti di serie C e che, invece, versa da parecchio in condizioni fatiscenti.
Il ds Luca Scuderi, con molta amarezza, ha polemizzato con l'amministrazione comunale. "Il futuro è ancora tutto da decifrare, le istituzioni politiche di questa città sono purtroppo totalmente assenti - dice - nemmeno nella giornata dei festeggiamenti abbiamo sentito la vicinanza dell'amministrazione. Al Comune di Giarre non interessano le sorti della squadra, un'indifferenza dimostrata dall'assenza di interventi di ordinaria manutenzione. Ne prendiamo atto, ma se la città continuerà ad essere assente saremo costretti ad andare via dalla città".

Parole che fanno rumore nel clima di festa giarrese e a cui replica l'assessore allo Sport Piera Bonaccorsi, provando a stemperare gli animi. "A nome del sindaco e dell'amministrazione comunale esprimo compiacimento per l'importante traguardo raggiunto dal Giarre calcio - ha dichiarato in una nota - che torna ai piani alti dello sport regionale. Si tratta di un risultato prestigioso, una promozione per lungo tempo inseguita dal presidente Giovanni Di Martino, al quale rivolgo il plauso personale e dell'amministrazione comunale. Contiamo per il futuro di supportare la dirigenza e la società sportiva attraverso interventi concreti. Faremo la nostra parte, pur consapevoli delle difficoltà oggettive per la ristrutturazione dello stadio, che non possono essere imputate a questa amministrazione, che paga gravi negligenze passate".

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