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Acireale, Raspanti ai candidati sindaci: più trasparenza

ACIREALE. L'aveva promesso, in tempi non sospetti, il vescovo di Acireale, quando già a ridosso di Natale aveva annunciato di voler incontrare tutti i candidati alla poltrona di sindaco della città. E ha mantenuto la promessa: il primo incontro pubblico, o quasi, tra i sette candidati acesi, è stato infatti quello organizzato dalla Diocesi, e svoltosi ieri mattina nei locali del Palazzo Vescovile. Incontro "quasi" pubblico perché, in realtà, il confronto era aperto solo ai sacerdoti della città, con la stampa che è stata ammessa solo al termine dell'evento. L'occasione è servita soprattutto ai parroci, che hanno così potuto esporre ai candidati le necessità delle loro parrocchie. Ma il vescovo puntava più in alto e ha lanciato ai "magnifici sette" una sfida sull'etica e la legalità: "Abbiamo invitato i sette candidati a sindaco a porre maggiore attenzione sul problema della trasparenza - ha spiegato il vescovo Antonino Raspanti - soprattutto per quanto riguarda la provenienza del denaro e di determinati giri. Abbiamo chiesto maggiore severità nella concessione di determinate autorizzazioni, che da un alto svuotano le tasche della gente, e penso al gioco d'azzardo e alle slot machine, e dall'altro rubano il futuro ai giovani. E, naturalmente, abbiamo chiesto maggiore attenzione alle questioni del lavoro". Il vescovo ha chiesto anche ai "sindaci" di non lasciarsi andare a promesse irrealizzabili: "Si cominci a dire, fin da adesso, che cosa si può fare effettivamente con quello che c'è nelle casse del Comune - ha affermato Raspanti - Promettere mari e monti e poi non essere in grado di realizzare quanto si è detto, non farebbe altro che alimentare quella sfiducia nella classe dirigente, situazione che non è più tollerabile". Da parte loro, ma non poteva essere altrimenti in questa fase, i sette candidati (Michele Alì, Roberto Barbagallo, Mario Di Prima, Michele Di Re, Sebi Leonardi, Marcello Monaco e Salvo Raciti, in rigoroso ordine alfabetico) sono giunte rassicurazioni sul proprio impegno in tal senso e sulla disponibilità a collaborare con la diocesi e le associazioni di volontariato: "Ma non mi aspettavo niente di diverso - conclude con un sorriso il vescovo - Resta poi da vedere cosa succederà dopo la campagna elettorale, e quando si dovrà andare ad amministrare davvero". Al termine dell'incontro, solo Michele Di Re, candidato del centro-destra, ha voluto affidare le proprie sensazioni a un comunicato stampa: "Il Vescovo Raspanti - ha affermato - si è confermato persona attenta e particolarmente sensibile alle esigenze di Acireale. Un momento di confronto interessante è stato quello con i parroci della nostra città, vero punto di contatto con un mondo che non va per niente sottovalutato, quello dei più bisognosi, delle persone più disagiate dal punto di vista economico e di conseguenza anche sociale. L’impegno di un’Amministrazione verso di loro non può e non deve essere ignorato”.

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