PATERNO'. Alghe rosse nel fiume Simeto. Al fine di scongiurare un serio pericolo per la salute pubblica, il sindaco di Paternò Mauro Mangano ha firmato una ordinanza, attraverso la quale impone ai proprietari di fondi agricoli o di animali il non utilizzo delle acque del fiume, sia per fini irrigui sia per dissetare gli animali. Una ordinanza che prende spunto da una specifica nota della Prefettura di Enna, con la quale avvisava che l'Enel, «Gestore della diga Pozzillo, ubicata nel territorio di Regalbuto, da oggi, effettuerà delle manovre di alleggerimento dell'invaso, con conseguente rilascio di acqua inquinata nell'alveo del fiume, poco dopo l'impianto di Ponte Barca».
In pratica, dai dati in possesso dell'ARPA di Enna, la diga Pozzillo,dallo scorso mese di gennaio,è interessata dalla presenza di alghe rosse che producono tossine, chiamate microcistine, ad elevata valenza tossica,e cancerogena per gli esseri viventi che le inalano o le ingeriscono. «Al fine di scongiurare pericoli per la salute pubblica - si legge nell'ordinanza, firmata dal primo cittadino di Paterno nel tardo pomeriggio di sabato - sia per le persone che per gli animali - i proprietari di fondi interessati dai potenziali rischi, non devono far uso delle acqua contaminate, a fini irrigui e zootecnici, o per rimpinguare altri invasi».
Il divieto assoluto di utilizzare le acque è attivo fino a quanto,dopo accurate analisi, non è stato del tutto eliminato lo stato di pericolo. Per fare rispettare l'ordinanza è previsto un accurato pattugliamento da parte degli agenti di polizia municipale, i quali, nell'ipotesi che dovessero intercettare i trasgressori, hanno il compito di fermarli, identificarli e multarli con sanzioni molto elevate come previste dalla normativa vigente in materia di tutela ambientale. «Abbiamo emanato questa ordinanza visto la comunicazione arrivata dalla Prefetture di Enna - ha dichiarato il primo cittadino di Paternò, Mauro Mangano -. Nei prossimi giorni seguiremo con attenzione il caso, vogliamo sapere quando l'allerta potrà rientrare. Voglio evidenziare che non c'è alcun allarme. È un avviso di attenzione per non prendere rischi inutili, sia per gli allevatori che per gli agricoltori». Si attende di capire come i produttori agricoli reagiranno alla notizia. Sta per cominciare la stagione delle irrigazioni, non si vorrebbe assistere ad un altro disastro per le campagne del paternese, già provate dalla crisi del settore agrumicolo.