Catania

Martedì 26 Novembre 2024

Turismo a Catania: in ripresa ma ancora tanti i problemi

CATANIA. Assaggi d’estate. Uno splendido sole, la giornata festiva, il bus panoramico affollato di ospiti... Ieri, un anticipo di bella stagione nel bel mezzo del lungo «ponte» — da Pasqua al Primo Maggio — che sta facendo rialzare la testa all’industria delle vacanze. L’assessore comunale al Turismo Orazio Licandro segnala la ripresa del settore, ma non nasconde i problemi: «Abbiamo trovato una totale assenza di programmazione. Io ho presentato undici progetti a Ministero e Commissione europea per sostegno a nostre iniziative, speriamo che ce li accolgano». Tra i tesori negati a visitatori e cittadini, l’anfiteatro romano di piazza Stesicoro: «È un bene gestito dalla Regione, bisogna rivolgersi a loro in materia di fruizione di quel patrimonio archeologico — sottolinea l’esponente della giunta Bianco — Tutto quello che è comunale, invece, è aperto e in questi giorni sta registrando numeri da record per flussi e incassi. Qualcosa, comunque, possiamo fare e stiamo facendo per l’anfiteatro. Mi riferisco al divieto di scarico fognario per i residenti nella zona di piazza Stesicoro. Purtroppo, i problemi non sono stati per lungo tempo affrontati e, anzi, si sono radicalizzati. Vorrei ricordare che l’ultima ordinanza di un sindaco in materia di scarichi in quell’area è stata firmata da Enzo Bianco, nel corso della sua precedente amministrazione. Poi, più nulla!».
In un altro giacimento nascosto rischia di trasformarsi il Teatro Bellini. Nelle scorse settimane, la presidente regionale di Confindustria Turismo e Alberghi Ornella Laneri aveva denunciato: «Il nostro settore sta scontando la crisi del Bellini, perchè gli eventi del nostro teatro si vendono benissimo anche all’estero». L’assessore Licandro commenta: «Anche qui, bisogna fare i conti con la Regione che dovrebbe consentire al sindaco di essere presidente di un Consiglio d’amministrazione, non rappresentante legale di un ente commissariato. Questa, d’altronde, è una città enormemente commissariata. Dal Porto al Bellini».
A proposito di Porto, l’ex parlamentare annuncia che «dal prossimo anno il nostro scalo si allineerà in termini di costi di attracco a Palermo e Messina, tornando a essere attrattivo per le navi da crociera». «Oggi — continua — Catania è fuori mercato, gli arrivi di crocieristi si sono dimezzati, per responsabilità che non sono certo del Comune. Noi stiamo facendo in modo che questa situazione finisca. Dobbiamo, però, anche dire che non serve al rilancio turistico della nostra città il visitatore mordi e fuggi, a spasso solo per un paio d’ore. Meglio sarebbe che pernottasse qui. Sto lavorando alla Catania Card, perchè sia disponibile un pacchetto a misura di turista che aumenti le presenze offrendo l’accesso al circuito dei musei, il trasporto urbano, le guide, gli sconti alle strutture convenzionate». All’aeroporto, invece, le cose vanno decisamente meglio: «In attesa dei finanziamenti per l’allungamento della pista che consentirebbe l’atterraggio dei voli intercontinentali, questa amministrazione comunale in sinergia con la Sac sta portando avanti una politica del trasporto aereo che ha portato a Fontanarossa tantissimi voli diretti da molte capitali europee. Vueling, Ryan Air, la stessa Alitalia. Nelle prossime settimane, pure Turkish Airlines inaugurerà una linea Catania-Ankara». Infine, una battuta sui proventi della tassa-soggiorno: «Per decisione della passata amministrazione, la gran parte di queste risorse è destinata ai festeggiamenti agatini. Non dico che debbano essere ridotti, ma certo un ripensamento si impone».

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