ADRANO. La maggioranza si è definitivamente spaccata, questo l’esito del consiglio comunale di Adrano dell’altro ieri. Una maratona durata 8 ore, in un clima tesissimo, in cui è emerso il verdetto che tutti si aspettavano: i 7 consiglieri di “Simmachya e Azione Civica”, referenti dell’ex vice sindaco e dell’ex assessore Angela Anzalone e Maurizio Zignale, dimissionari dalla giunta Ferrante lo scorso 21 marzo, rompono definitivamente l’alleanza e gettano nella crisi totale la maggioranza, o quel che resta. Se ne sono visti di tutti i colori al civico consesso adranita, uno “spettacolo” desolante per la città di Adrano, un tutti contro tutti di accuse e continui dispetti che la dice lunga sullo stato attuale della politica adranita. “Azione Civica e Simmachya” votano favorevolmente i primi tre punti (due debiti fuori bilancio e una richiesta di finanziamento), ma sui punti riguardanti il patto dei sindaci, la consulta giovanile e il mercato del contadino (tutti e tre punti saranno bocciati) avviene lo strappo. I 7 consiglieri si astengono dal voto sul patto dei sindaci, mandando su tutte le furie il sindaco Ferrante che abbandona l’ aula “è un agguato politico, una ripicca contro il sottoscritto-dirà il primo cittadino adranita- su questo punto non si scherza ci sono in ballo i finanziamenti per le nostre imprese, così si fa il male della città”, e votano contro la consulta giovanile e il mercato del contadino, punti su cui proprio i sette consiglieri avevano lavorato in commissione. Gli altri tre punti saltano, invece, per mancanza di numero legale. Insomma, ad Adrano, parlare di crisi politica in totem non è più un eufemismo.