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Comune di Catania, polemiche per il lungo «ponte»

CATANIA. Sta per finire il lungo «ponte pasquale» del Consiglio comunale — ultima seduta, il 14 aprile — ma l’uovo con sorpresa è stato scartato solo in queste ore. La Commissione elettorale, infatti, ha deciso di cambiare le regole per la nomina degli scrutatori: anche in città saranno designati per sorteggio e non più su indicazione dei componenti dell’Aula di Palazzo degli Elefanti, come avveniva in passato. A parole, tutti d’accordo. Il vicepresidente Tuccio Tringale, esponente del movimento di opposizione «Area Centrodestra», esclama: «Meglio così, in fondo si tratta di poche centinaia di euro!». Carmelo Nicotra, capogruppo di «Articolo 4», parla di «decisione dell’amministrazione assunta nel segno della trasparenza». E Alessandro Porto, rappresentante di «Con Bianco per Catania», afferma: «Sin dall'inizio mi ero detto d'accordo con l'idea dell'amministrazione, che rende più trasparente questo passaggio. Qualche collega può obiettare che in questo modo non sarà possibile escludere chi in passato, per scarsa competenza, aveva provocato ritardi negli scrutini. Sarebbe stata utile una selezione, ma la legge prevede che basta l’iscrizione all’albo per essere componenti dei seggi. Tutti, quindi, concorreranno».
Domattina, intanto, la conferenza dei capigruppo si riunirà con la presidente Francesca Raciti per decidere il nuovo calendario di appuntamenti consiliari. Insomma, quando l’Aula tornerà a riunirsi, sarà trascorso un mese — o quasi — dalla seduta più recente. Su questa lunga vacanza, opinioni discordanti. Tringale attacca: «Solo un problema di delibere, che mancano. La giunta Bianco non ha trasmesso nulla. Se vi fossero stati argomenti importanti, ci saremmo riuniti anche durante le feste». Giuseppe Castiglione, capogruppo di Grande Catania-Mpa, aggiunge: «Per adesso, possiamo discutere solo di debiti fuori bilancio. Intanto, attendiamo ancora che l’amministrazione completi le graduatorie per i cantieri di servizio. Continuano a dirci che sono quasi pronte, sarebbe bene fare presto perché rappresentano una boccata di ossigeno per tanti disoccupati». Dai banchi di maggioranza, replica Carmelo Nicotra: «La pausa nei nostri lavori è stata dovuta solo alle feste, d’altronde ce n’è stata una ogni tre giorni … Gli atti da esaminare, comunque, sono tanti. Per quel che riguarda i cantieri di servizio, invece, passerà un pò di tempo. Venti giorni, un mese. Gli uffici, com’è giusto, stanno facendo tutte le verifiche». Aggiunge Alessandro Porto: «Neppure noi pensavamo di potere approvare in una sola seduta, il 14 aprile, il regolamento edilizio. Ecco perché la sosta prolungata. Stiamo, inoltre, attendendo il bilancio che tarda unicamente perché la Regione non ha ancora comunicato ai Comuni i dati sui trasferimenti. Sono previsti tagli». In dirittura d’arrivo — senza date certe, però — pure il nuovo regolamento consiliare, approvato nelle scorse settimane dalla commissione Statuto presieduta da Lanfranco Zappalà, Pd. Il capogruppo di «Con Bianco», Porto, commenta: «Il testo è all’esame dell’Avvocatura. Tra le novità, anche l’ipotesi di sfiducia al presidente dell’assemblea cittadina. Non mi sembra un errore (Francesca Raciti aveva espresso perplessità, ndr). In questo momento noi abbiamo un’eccellente guida, però in futuro la città potrebbe non essere così fortunata. Decisamente utile, dunque, prevedere che ben trenta consiglieri su quarantacinque possano mandare via il presidente. Come sarebbe utile fare oggi in qualche Municipalità...».

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