CATANIA. Giuseppe Catalano e altri consiglieri di Palazzo degli Elefanti lanceranno stamattina la proposta di un referendum abrogativo della legge antiprostituzione, la «Merlin». Lo faranno da un ”luogo-simbolo”: l’incrocio tra via delle Finanze e via Di Prima, cuore del «quartiere a luci rosse». San Berillo vecchio.
Catalano, esponente di Articolo 4, ha raccolto ventotto firme tra i colleghi — più della metà, essendo in tutto quarantacinque i componenti dell’Aula cittadina — a sostegno del suo ordine del giorno che, come spiega lo stesso consigliere, «impegna il sindaco e l’amministrazione comunale a sollecitare all’Assemblea regionale la richiesta di un referendum per l’abolizione parziale della legge 75 del 20 febbraio 1958». L’obiettivo: «Consentire la regolamentazione della prostituzione in luoghi coperti al chiuso e protetti».
Il rappresentante di maggioranza, inoltre, auspica «un confronto parlamentare sul passaggio da un impianto di tipo proibizionistico a un impianto di tipo legale della prostituzione». Questa seconda richiesta sarà contenuta in un ordine del Giorno che — annuncia Catalano — sarà inviata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro della Sanità, ai presidenti di Camera e Senato, ai presidenti della Commissione Affari Istituzionali di Camera e Senato, al presidente della Giunta regionale, al presidente dell’Ars, all’Assessore regionale alla Sanità e alla Commissione Affari Istituzionali della Regione Siciliana.
Aspettando il referendum, se mai si terrà, San Berillo vecchio spera sempre di cambiare volto. È un impegno assunto dal sindaco Enzo Bianco e dall’assessore all’Urbanistica, Salvo Di Salvo, che ancora nei giorni scorsi sono tornati in quelle strade per avviare un lavoro di «bonifica» — manutenzioni e pulizie straordinarie — ma soprattutto per annunciare un piano di trasformazione del quartiere. Di Salvo vorrebbe farne un «incubatore di imprese» e una zona residenziale per studenti: «Vogliamo, però, consolidare e valorizzare l’esistente, non v’è spazio per nuove cementificazioni», ha puntualizzato l’assessore.